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Ippica & equitazione

30/10/2021 | 08:30

Ippica, all’Ippodromo Snai La Maura eliminatorie per il Premio Anact con protagonisti Danish Melody per le femmine e Dardo Zack per i maschi

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Ippica Ippodromo Snai La Maura Premio Anact Danish Melody Dardo Zack

ROMA - All’Ippodromo Snai La Maura Trotto di Milano bel venerdì pomeriggio di corse che in copertina proponeva le due eliminatorie milanesi del Premio Anact riservate ai trottatori di 2 anni, divisi per sesso. Ha siglato con bel piglio la divisione femminile l’interessante Danish Melody, che già in occasione delle due precedenti uscite – pur mancando l’appuntamento con la vittoria – aveva dimostrato di possedere buoni mezzi: sangue (e proprietà) francese, la figlia di Brillantissime (Andrea Guzzinati al training e alla guida) ha mosso all’esterno negli 800 finali mettendo sotto la rivale dichiarata Daytona Roc (che era sfilata facilmente al comando scambiando la posizione con l’alleata Don’t Stop Roc) e l’ha piegata nelle ultime battute, di misura ma chiaramente, per svettare a media di 1.15.6. Daytona Roc ha dovuto cedere il passo in retta ma il secondo posto le è comunque valso la qualificazione alla finale, come pure il terzo a Demi Moore, che a intervallo ha regolato Don’t Stop Roc. Il numero in seconda fila non ha fermato Dardo Zack nell’eliminatoria maschile. Praticamente impeccabile finora (in errore per un intralcio a Montecatini, onorevole secondo dietro Denzel Treb nel Criterium Torinese, e poi vittorioso nelle rimanenti tre corse disputate), l’allievo di Gaetano Somma affidato a VP Dell’Annunziata rispetto alla prova di Torino ha trovato uno schema più favorevole, con il battistrada Drake di Poggio che dopo lotta iniziale con Demon dell’Est è crollato di schianto già prima del km: Demon dell’Est ha tentato la mossa del contropiede marcato stretto da Django As, ma i due in retta si sono un pò piantati e così a giocarsi la vittoria sono stati Danielone e appunto Dardo Zak, che avevano agito rispettivamente in seconda e terza pariglia: il figlio di Libeccio Grif è stato quello che ha prodotto le battute migliori passando nettamente a media di 1.14.9, mentre al terzo posto è emerso Decimomeridio Gpd, guidato con oculatezza da Max Castaldo puntando alla qualificazione. A secco nelle due prove di cartello della riunione, Alessandro Gocciadoro si è rifatto nel contorno con un doppio da allenatore e un triplo in veste di driver. Il primo successo è arrivato grazie a Doc Indal nel Premio Dino As: non troppo convincente in sgambatura, il portacolori di casa Legati in corsa si è invece dimostrato un “soldatino” nelle mani del suo preparatore; ha difeso il comando da Dana Ek, ha completato un primo km tranquillo in 1.20.5, sul penultimo rettilineo ha controllato il pressing del favorito Dardo degli Dei e in retta ha allungato sicuro per imporsi a media di 1.16.8 sui 2250 metri. Dardo degli Dei si è dovuto adeguare al secondo posto dopo aver provato a tastare il polso al vincitore, mentre l’appostata Dana Ek seppure in calo ha difeso il terzo da Deep Breath. Per Gocciadoro il bis da driver/trainer è arrivato con Cash Back Bi nel Premio Aigre Doux: evitate divagazioni, il figlio di Ready Cash è sfilato in breve al comando e ha fatto corsa per proprio conto tagliando il traguardo in solitudine al nuovo personale di 1.13.5. Corsaro Gams ha risolto la corsa degli “altri” precedendo Redmile Wania, mentre il giocato Cabalista si è esaurito in un difficile percorso in terza ruota. Il driver di Noceto ha poi colpito in veste di “catch” per l’amico Emanuele Ossani con Vaomar nel Premio Ellimay: il figlio di S J’s Photo aveva già sfoggiato eccellente condizione nelle recenti uscite, e oggi ha sciorinato un’altra prestazione scintillante, superando di forza Zonda Cup e andando via a tutto gas (1.12.7 il km): neppure nel finale, sulla comprensibile leggera flessione, i rivali sono riusciti a farsi minacciosi e Vaomar ha tagliato tranquillo il traguardo a media di 1.14.1, mentre a qualche lunghezza Zodiac Dany Grif ha chiuso secondo su Urla del Ronco. Gentlemen protagonisti nelMemorial Luigi Biffi, una maratonina su tre nastri che lo start ha monopolizzato nonostante la partenza avesse visto i soggetti del secondo nastro “rubare” molto nella giravolta. Il battistrada Zurro Zl, con Alessandro Manfredi in regia, in testa è stato perfetto nel gestire i parziali e da dietro non sono riusciti a migliorare, mentre l’appostata Ultima di Mira, con Dante Bosia, ha tenuto il contatto e in retta ha sfruttato la leggera flessione del battistrada per sopravanzarlo nei metri finali a media di 1.18.3 sui 2700 metri. Per il terzo posto Zeus Ek per varchi ha battuto Attack Diablo per il terzo posto. Un doppio nel pomeriggio anche per Andrea Guzzinati, che al successo nella Eliminatoria Femminile ha aggiunto quello di Ciel Joyeuse nel Premio Pik Konig, sui 2250 metri: un successo sofferto, che il portacolori del Castello dopo corsa di testa ha difeso con i denti e le unghie dall’assalto di Caesar Jet, che pure all’ingresso in dirittura sembrava poter disporre del rivale: bravo il driver torinese a sostenere con grinta il suo allievo che sapeva resistere al serrate del coetaneo a media di 1.15.4. Lungo la corda finiva bene Cechov che bucava per il terzo posto uno sfortunato Camillo Baba, vanamente proteso all’esterno alla ricerca di un varco che non riusciva a trovare. 

RED/Agipro

Copyright: Foto Dena - Snaitech 

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