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Ippica & equitazione

22/06/2020 | 08:50

Ippica, all'Ippodromo Snai San Siro Pretending alza la Coppa d'Oro

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Ippica Ippodromo Snai San Siro

ROMA - All’Ippodromo Snai San Siro un sabato di qualità in cui la corsa di maggiore spessore tecnico è stata la Coppa D’Oro, Listed sui 3000 metri in pista grande: in barba ai sette mesi di assenza dalle piste, il favorito Pretending ha preso di petto l’impegno attuando quella tattica d’avanguardia che gli era valsa la vittoria nel St Leger Gr. 3 e quella (molto più sofferta) nel Roma Vecchia Listed. Con Fabio Branca in sella, il portacolori della Effevi ha condotto a ritmo brillante nella prima fase, seguito da vicino dal solo Bridge Jazzarat (che lo aveva impegnato duramente nella citata prova a Capannelle): dopo aver rifiatato sulla curva finale, in retta l’allievo di Alduino Botti è ripartito in progressione e da cavallo dai polmoni d’acciaio ha risposto colpo su colpo agli attacchi di Fambrus, il quale ci ha provato a lungo ma senza riuscire a vincere la resistenza del compagno di training. Ennesima conferma delle doti di fondista di Pretending, nell’occasione ben dosato Fabio Branca nella sempre insidiosa prova di rientro. Time Shanakil ha completato un podio tutto di marca Botti. Parte del programma era riservato ai giovani e ai giovanissimi, impegnati in condizionate di preparazione ai prossimi appuntamenti di cartello. Com’era prevedibile, non ci sono state sorprese nel Premio Bimbi, la condizionata sui 1200 metri in dirittura per i cavalli di 2 anni: ritirato Live On Stage, (che ha scelto l’ingaggio di domenica a Roma), Aria Importante non ha avuto difficoltà a confermare il ruolo di netta favorita che lo straripante debutto le assegnava. La prova di oggi, senza rivali in grado di impensierirla e con una prima parte condotta senza strappi, aggiunge poco all’impressione della prima uscita, ma vederla allungare nei 300 finali è stato comunque uno spettacolo e la figlia di Twilight Son ha confermato di essere una cavalla… Importante, come suggerisce il suo nome. Piratabus ha guadagnato subito la seconda posizione alle spalle della rivale e, pur perdendone la scia nell’allungo, ha difeso il piazzamento con un pò di affanno da Maisimileaquesta. I tre anni sono entrati in azione con il Premio Baggio, la condizionata per sole femmine sui 2000 metri in pista media. Dalla prova esce promossa a pieni voti Annyrose: la vittoria del 10 giugno in maiden annunciava in netto progresso l’allieva di Marinella Arienti, che oggi ha fatto un ulteriore passo avanti confermando di poter legittimamente tentare l’avventura nelle Oaks: Annyrose ha corso all’attesa mentre davanti Moorland Spirit ha detto di no a Salutatutti: ai 400 finali la figlia di Frozen Power si è presentata comodissima sulle animatrici ed è passata altrettanto facilmente per allungare in souplesse: in sella Giulio Chioffi, sempre puntuale in queste sortite milanesi. Salutatutti ha vinto la sua battaglia con Moorland Spirit, che si è dovuta guardare dal finale di Mighty Rock. Le femmine di 3 anni erano protagoniste anche nel Premio Bbag, la condizionata sui 1400 metri in pista dritta. Reduce dal quarto posto nel Torricola, Dorotea provava la dirittura per la prima volta in vista di una possibile partecipazione al Nogara: acquattata in seconda linea lungo lo steccato, la portacolori della scuderia Quafin ha visto aprirsi un varco ai 350 finali e vi ci si è fondata piazzando uno scatto secco con il quale ha in breve chiuso la partita. Ottima impressione per l’allieva di Alduino Botti montata da Dario Vargiu, arrivata ancora con energie da spendere: altrettanto brillante al secondo posto Visayas, costretta invece ad aggirare al largo il gruppo, mentre al terzo posto è terminata Ifrachy su Miramar Air Base.
Secondo al debutto dietro Cima Emergency, poi laureato del Parioli, Attimo Fuggente si è esibito in un vero show nel Premio del Centenario: deciso in avanti nelle mani di Gerard Mosse, il portacolori della scuderia Incolinx ha subito guadagnato diverse lunghezze di vantaggio sul resto dei rivali: chi si attendeva un calo in retta è stato smentito, perché l’allievo di Simondi non ha mollato un metro e ha chiuso netto, guadagnandosi un posto di vertice nella gerarchia dei miler di 3 anni. Spirit Noir più indietro ha vinto la volata per il secondo posto su Only Time. In chiusura il Premio Londa, Handicap Limitato sui 1600 metri in pista grande per le femmine anziane: sistemata in corda in scia alla battistrada Ravens Rosa che veniva pungolata lungo il percorso da Spietata, My Grey Hope (Mario Sanna) trovava il varco tra le due rivali ai 300 finali e piazzava scatto imparabile, allungando in bello stile. Ottima performance per l’allieva di Valeria Toccolini. Ravens Rosa è rimasta al secondo posto davanti alla compagna di colori Rose And Crown, mentre Spietata ha perso leggermente mordente nei 100 finali chiudendo quarta. En plein di Bruno Grizzetti nel Premio Canobbio, la maiden per i cavalli di 2 anni sui 1000 metri in dirittura: Cosifantutte la prendeva allegra in avanti ma ai 300 finali si eclissava, e a disputarsi la vittoria nell’ultimo furlong erano Danubio Blu e Fontaine D’Argent, con il portacolori della Razza Montalbano, in sella Fabio Branca, che tagliava per primo il traguardo di un muso davanti alla rivale e compagna di training. Windy Dancer recuperava dopo un avvio infelice e chiudeva terza su Grand Heaven. Deludente Cosifantutte, che non replicava la linea interessante del debutto. Cavalieri e amazzoni protagonisti nella prova di apertura, intitolata a Lucio e Ludovica Albertoni, un handicap sui 2000 metri in pista grande. Voluntary e Larmor si dividevano il pronostico e alla resa dei conti si sono dimostrati superiori al resto della compagnia. In una corsa condotta a ritmi soporiferi, le scelte tattiche hanno fatto la differenza: Nicola Casati in sella al suo portacolori ha mosso appena in retta passando presto in netto vantaggio e mettendosi fuori dalla portata del rivale dichiarato, che all’interno è rimasto un po’ chiuso perdendo l’attivo e poi è terminato in spinta risalendo almeno al secondo posto. Terzo Red Desert, vittima di un’avvio infelice che però ha avuto tutto il tempo di recuperare.
RED/Agipro

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