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Ippica & equitazione

25/09/2021 | 08:42

Ippica, all'Ippodromo Snai La Maura un Bullo Gec impressionante nel premio Workaholic

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Ippica all'Ippodromo Snai La Maura un Bullo Gec impressionante nel premio Workaholic

ROMA - All’Ippodromo Snai La Maura Trotto di Milano venerdì di belle corse con la pista, di nuovo tornata veloce e scorrevole, che ha favorito riscontri cronometrici di rilievo. La gara di cartello è stata il Premio Workaholic, un invito sui 2250 metri riservato a buoni 4 anni. Come già tanti altri soggetti in passato, alla prima uscita per il training di Alessandro Gocciadoro, Bullo Gec ha destato una notevole impressione: in una corsa svoltasi all’insegna del tatticismo con Brand Roc che dopo avere risolto la breve scaramuccia per il comando si è potuto permettere un primo km addirittura in 1.19 e spiccioli: il figlio di Ghiaccio del Nord è partito all’attacco del battistrada ai 600 finali e già all’ingresso in retta è passato da padrone, allungando sicuro per svettare in 1.13.6: una media figlia del primo km soporifero ma nella quale vanno rimarcati gli 800 finali volati in 55 e spiccioli (27.3 e 27.8) che Bullo ha concluso ancora in spinta, con del buono da spendere. Sarà interessante vederlo in contesti migliori, d’altronde già in passato il portacolori della May Dem 92 non aveva sfigurato in prove di Gruppo. Positiva anche la prova di Bacco del Ronco, che rientrava dopo un piccolo contrattempo: Pippo Gubellini lo ha impiegato con prudenza in avvio, ma nei 600 finali il figlio di Owen’s Club ha tenuto bene la scia del vincitore anche se non è mai riuscito a impensierirlo. Brand Roc ha giocato di melina ma i 400 metri violenti del vincitore lo hanno messo alle corde e in retta ha dovuto cedere il passo. Male Bramante Ors, eclissatosi ai 600 finali quando il ritmo si è impennato. Alessandro Gocciadoro era già andato a segno in apertura nel Premio Mystic Love, trovando finalmente il feeling giusto con Charif Op: il portacolori di Francesco Imbesi ha conquistato senza troppa spesa il comando, ha dovuto reagire sul penultimo rettilineo all’attacco deciso di Cobain Run e in retta, una volta svincolatosi dal rivale, si è difeso di misura dall’affondo esterno di Commander Lake e da quello interno dell’appostato Caribbean Tar, svettando al nuovo record di 1.14.2, mentre Cobain Run ha mollato la presa in retta terminando quarto.

Nel Premio Coming Up Cash Bentley Gar ha centrato il secondo successo di fila, il terzo dal passaggio al training di Gennaro Casillo: con Antonio Di Nardo in sediolo, la figlia di Varenne ha mosso all’esterno al passaggio andando in pressing sulla favorita Bokonella Run, che era stata costretta ad uno strappo violentissimo (400 iniziali in 27.6) per conquistare il comando: così Bentley Gar in retta ha trovato in bolletta la rivale ed è passata facile al nuovo record di 1.11.9, seguita al traguardo dall’ottima Bwana Gar, a sua volta miglioratasi sensibilmente; Bokonella Run, esausta, è sbottata di galoppo ai 70 finali gettando al vento il terzo posto, andato così a Brigitte Blonde.

Nel Premio At Risk, la prova per femmine di due anni, hanno fatto la parte del leone le debuttanti, e in particolare Dolly Wind. L’allieva di Fausto Barelli già in qualifica aveva dimostrato di saper muovere le zampe, e in corsa si è mossa ed imposta con piglio autorevole: dopo partenza prudente Pippo Gubellini l’ha mossa decisa al passaggio sfondando dopo 750 metri su Du Quoin As che ha poi controllato sino in fondo, senza eccessivi patemi, a media di 1.14.7. Bene anche l’allieva di Erik Bondo (appiedato per 5 giornate insieme a Paolo Carta per lo scambio delle posizioni nelle fasi iniziali avvenuto non nei tempi corretti) che ha preferito non opporsi alla rivale ma l’ha seguita bene al traguardo, e pure l’altra esordiente Dublin Fi, che ha affrontato gran parte del percorso aria in faccia calando nei 250 finali ma terminando terza. Si è risolto in una volata palpitante il Premio Italiano, la prova sui 2250 metri per cavalli di 3 anni: Chico Cup, sfilato subito in testa, ha fatto tutto bene sino ai 100 finali, ma lì l’allievo di Santo Mollo si è piantato: su di lui sono piombati l’appostato Crisper all’interno e soprattutto Chevin Lake, ripropostosi bene in retta dopo percorso in gran parte allo scoperto, trovando le energie per acciuffare la vittoria proprio nei metri finali, a media di 1.15.1. E’ finito forte anche il favorito Cormorano Jet, che ha tolto a Chico Cup anche il terzo posto, tutti e quattro nello spazio di una testa o poco più.

Nel Premio Rule The Wind, con una giravolta volante Zeus Lovers Treb ha messo una seria ipoteca sul discorso vittoria: ben calibrato nel percorso d’avanguardia, il cavallo allenato e guidato da Max Castaldo dopo un km in 1.14 ha allungato ai 400 finali mettendo in crisi il treno esterno capeggiato da Tuberosa, e in retta si è difeso in 1.14.8 respingendo l’incisivo finale di Aly Prav, terza dal via e poi prevalente sull’appostata Uccea Jet. Prepotente percorso di testa di Voltaire Gifont nel Premio Citzen Speed: ripresentato al meglio da Erik Bondo, il figlio di Quaker Jet affidato a Santo Mollo ha strappato il comando a Von Wise As, ha imposto ritmo brillante e non si è mai fatto avvicinare dominando a media di 1.11.3, mentre Von Wise As ha difeso il secondo posto da Ulisse Effe. Oltre alle corse, c’era da osservare la Prova Pubblica di Chloe Bar e Cash Bank Bigi in preparazione alle Oaks: ottima impressione per entrambe, che hanno trottato la distanza in 1.55 apparendo pronte per la grande sfida del prossimo 10 ottobre.

Foto Credits: Dena - Snaitech

RED/Agipro

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