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Ippica & equitazione

23/04/2022 | 08:52

Ippica, all'ippodromo Snai La Maura è Velodrome a vincere il premio Louvre

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Ippica all'ippodromo Snai La Maura è Velodrome a vincere il premio Louvre

ROMA - All'Ippodromo Snai La Maura trotto di Milano pomeriggio di corse del venerdì per la 26^ giornata stagionale. Otto le prove del programma con il clou nel Premio Louvre, una “maratonina” a resa di metri che ha confermato il momento di grazia di Velodrome: il cavallo di Marco Smorgon da qualche mese a questa parte ha cambiato radicalmente volto, salendo notevolmente di rendimento e dimostrandosi attrezzato anche per le distanze più selettive. Va detto che in questa occasione una mano è arrivata anche dalla sorte, visto che il battistrada Ari Lest si è improvvisamente gettato di galoppo all’ingresso in retta: difficile dire come sarebbe andata a finire, ma il portacolori dell’Immobiliare La Moretta era lì che incombeva e sicuramente avrebbe fatto l’arrivo con lo sfortunato rivale. In sulky al vincitore, come nelle precedenti occasioni, il bravo Simone Mollo. Finiva bene Barolo Roc chiudendo secondo su Aldoc Dr: Aladin Bar comprometteva la sua chance con un errore nella giravolta. Andrea Guzzinati si portava a casa il… pallone firmando un triplo e consolidando la partnership con Erik Bondo per il quale portava al traguardo Usual Kronos e Dea Sprint Bar. Il maschio si imponeva di forza nel Premio Defile’, la prova sul miglio per anziani di cat. G legittimando il ruolo di favorito: Usual Kronos faceva valere i diritti del più forte sottomettendo con 600 finali d’attacco Zeus Lovers Treb, che lo aveva respinto al via provando la corsa di testa. Il figlio di Donato Hanover interrompeva così un periodo-no imponendosi a media di 1.14.9: Zirconio Cr restava secondo su Zambana, Zeus Lovers Treb comprometteva la sua corsa con un errore al via.

La portacolori di Louis Baudron riscattava prontamente la sconfitta patita all’ultima uscita siglando con un limpido percorso di testa il Premio Marquez, la prova per femmine di 3 anni: ben cadenzata dal driver torinese, la figlia di Muscle Hill andava via a passo costante chiudendo a media di 1.13.9, migliorando di un decimo il precedente personale. Bella impressione anche per Demetra Roc, che si liberava tardi e finiva fortissimo nei metri finali avvicinando sensibilmente la vincitrice (comunque in controllo), mentre l’appostata Denisedorialmail terminava terza: sbagliavano durante il percorso le attese Darkangel Fi e Deledda. In chiusura nel Premio Vi Dar, arrivava il triplo da guidatore per Andrea Guzzinati, stavolta in veste anche di allenatore in sulky al progredito Ciel Joyeuse: Il figlio di Nad Al Sheba tirava fuori dal cilindro un avvio volante e dal 6 si installava in testa, doveva sorbirsi il pressing di Cupido Cup che lo costringeva ad un primo km in 1.13 ma teneva bene sino in fondo e in retta sapeva sottrarsi all’attacco dei rivali chiudendo al record di 1.12.7. Ottima seconda con qualche recriminazione Cambogia, che trovava tardi lo spazio per sprintare, mentre l’appostato Clanrio era terzo all’interno. Un debutto davvero “intonato”, quello di Soundtrack nel Premio Actress: il Ready Cash di proprietà di JeanPierre Dubois affidato a Santo Mollo dimostrava di essere un prospetto da seguire con la massima attenzione per il futuro, sfilando in testa (complice l’errore di Derby Kronos), reggendo il pressing di Daiquiri Grif e facendo poi passerella in retta sull’errore del rivale, a media di 1.15.2 con un’impressione assolutamente positiva. Sfortunato Daiquiri Grif, che sembrava ancora tonico al momento del galoppo: ne approfittava Drive Jet per terminare secondo a intervallo mentre ancora più staccato Dast completava il podio.

La connection Barelli-Gubellini continua a “martellare” con continuità impressionante: in formissima come gran parte degli effettivi di scuderia, Claudia Pink dominava da cima a fondo il Premio Patrick, l’invito sui 1650 metri per cavalli di 4 anni: conquistato il comando senza strappare, la figlia di Vivid Wise As reggeva con disinvoltura il pressing di Charleston Bar e in retta se ne andava per proprio conto, chiudendo solitaria a media di 1.14, con un mezzo miglio conclusivo volato in 57 in assoluta scioltezza. Charleston Bar si doveva adeguare al secondo posto, mentre Cash Back Font precedeva per il terzo posto Candelario dopo che entrambi erano stati vittima di incertezze allo stacco. La prima selezione della Regione Lombardia del Campionato Italiano Gentleman era vinta da Fabio Marchino in sulky a Velatri Lung: l’allievo di Max Castaldo si sistemava in scia a Sharm El Sheik, muoveva all’attacco del rivale nei 600 finali e nelle ultime battute prendeva il sopravvento, di misura ma chiaramente, a media di 1.16.2. Sharm El Sheik e Stefano Manzato dovevano arrendersi ma chiudevano ancora al secondo posto su Zanza Frank, che finiva forte, mentre non riuscivano ad incidere i due penalizzati Zamora Font e Uncle Nico. Incursione vincente dell’ospite Boniek Spritz nel Premio Oro D’Oblio: subito in testa, ben gestito da Maurizio Cheli, il cavallo di Marco Bortolotti amministrava le energie durante il percorso e così in retta sapeva opporsi all’attacco di un valido Bogart Roc, progredito con efficacia per corsie esterne sull’ultima curva. Arione degli Dei trovava tardi la destra libera e chiudeva terzo a ridosso, Zedo Kronos calava dopo percorso esterno.

RED/Agipro

Foto credits Dena - Snaitech 

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