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Ippica & equitazione

14/02/2022 | 08:46

Ippica, all'ippodromo Snai La Maura il Gran Premio Mario Locatelli è di Allegra Gifont in versione "deluxe"

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Ippica all'ippodrono Snail La Maura il Gran Premio Mario Locatelli è di Allegra Gifont in versione Deluxe

ROMA - All’Ippodromo Snai La Maura Trotto di Milano una domenica pomeriggio da incorniciare non solo perché imperniato sul Gran Premio Mario Locatelli – Trofeo Toujours, ma anche per il numeroso pubblico presente allietato da un bel sole primaverile e dalle tante manifestazioni gratuite rivolte alle famiglie e, in particolare, ai bambini. Per gli appassionati, invece, lo spettacolo è stato in pista con un programma di corse avvincenti, mentre per Alessandro Gocciadoro, stavolta spettatore, ha potuto gioire prima per il successo di Vivid Wise As a Vincennes di Parigi e poi a quello di Allegra Gifont nel Locatelli. Nella prova di Gruppo 3 sulla distanza di 1650 metri per cavalli anziani, la portacolori del signor Giuseppe Mulé è stata presentata in versione “deluxe”, ma ricordiamo che si tratta di una cavalla che lo scorso anno è stata capace di vincere Andreani, Regione Campania, Città di Follonica, San Paolo Femmine e Campionato Femminile dei 4 Anni. Oggi ha mostrato i muscoli e ha messo sotto un rivale del calibro di Belzebù Jet, che come da previsione era riuscito a conquistare il comando: Andrea Guzzinati in sulky alla figlia di Maharajah non ha perso tempo, con un volo ha aggirato il gruppo portandosi ai lati del favorito, lo ha tenuto in costante pressione e in retta è passata, difendendosi con coraggio dal duplice attacco di Zinko Top e da quello di Banderas Bi all’interno. I tre sono terminati in un fazzoletto, con i due compagni di training accreditati della stessa media (1.11.8): un decimo in più per Banderas Bi e per Belzebù Jet, quarto davanti al resto del gruppo. Una conferma, anche quella di Zinko Top (che ha così regalato l’en plein al team di Noceto), un promettente segnale da parte di Banderas Bi che da tempo non riusciva a brillare a questi livelli. Belzebù Jet forse ha accusato una stagione intensa che lo ha visto esprimersi per tanti mesi su livelli altissimi: Verdon Wf ha chiuso quinto senza troppo spazio nel finale, insieme a Zeudi Amg rimasta generosamente in quota sino in fondo. È finito bene Atik Dl, non ha avuto fortuna Akela Pan Ferm che in avvio ha subito la partenza lenta di Banderas Bi. In apertura di riunione, per il Premio Eclissi Lunare, Enrico Bellei ha colto un lancio volante con Delfo Nobel, allungava sul penultimo rettilineo sull’avanzata di Dancing Queen e sembrava aver chiuso la partita sull’errore della rivale al termine della curva, ma nei metri finali era preda dell’affondo velenosissimo dell’appostata Dolcenera Bar, che con Pippo Gubellini centrava la prima vittoria della carriera, a media di 1.14.5. Diletta Trio seguiva le prime ma non riusciva a unirsi alla lotta nel finale, anzi doveva badare a difendere il piazzamento da Deyoz, finito forte. Nel Premio Siginda - Memorial Leonarda Labia il match previsto tra Carolyn Francis e Chance Ek sfumava per l’errore allo stacco dell’allieva di Gennaro Casillo (che al betting era stata la più giocata): con la rivale rimessa ma fuori causa per il discorso vittoria, per la portacolori del signor Eddy Graziano Caprani la prova si trasformava in una passeggiata, con il comando conquistato senza spesa, una tranquilla gestione dei parziali nella prima parte di gara e una chiusa “supersonica” (600 in 40.3) con la quale rifiniva la sua prestazione a meda di 1.12.7 e regalava a Pippo Gubellini e a Fausto Barelli l’immediato bis. Più indietro, Credit Cash As bruciava allo speed Cher Ek per il secondo posto, mentre Carolyn Francis chiudeva quarta.

Antonio Di Nardo e Gennaro Casillo si rifacevano prontamente con l’atteso Boccadamo nel Premio Bronzo – Memorial Felice Aggio, la maratonina sui 2700 metri per cavalli di 5 e 6 anni: il driver campano “leggeva” perfettamente la corsa avanzando con gradualità su Bon Jovi Jet che aveva speso in maniera esagerata per sfondare dopo 900 metri veloci: Boccadamo temporeggiava ai lati del rivale, passava in retta e allungava sicuro per svettare a media di 1.14.5 sui 2720 metri. Era autore di una prova maiuscola Baldur, che nonostante la spesa iniziale per la lotta con Bon Jovi Jet, nel finale aveva ancora energie per emergere al secondo posto su Amarcord. Nel Premio Milenko – Memorial Gianfranco Aggio, l’invito sui 1650 metri per buoni cavalli di 3 anni, l’outsider Diva Indal a sorpresa beffava i più attesi. In avvio la portacolori di René Legati trovava la seconda posizione in scia a Dubhe Prav quest’ultimo accelerava sul penultimo rettilineo per far pesare la risalita esterna a Duca As, ma nei metri finali sentiva la fatica e allargando si esponeva all’agguato della giallo-blu, che lo beffava al record di 1.13.3. Terzo posto per l’altra portacolori della Sant’Eusebio, Daytona Roc, con Duca As quarto a contatto dopo un ultimo giro n costruzione. Combattutissimo il Premio Odinga, la prova per anziani di cat. E/F con i gentlemen in sediolo che Balalaica Matto vinceva con pieno merito. Sempre estremamente brillante nelle sue incursioni milanesi, la cavalla di Massimo Trevellin affidata a Marco Castaldo spendeva per strappare il comando ad Attila, dove reggere il pressing di Usual Kronos ma in retta era ancora capace di sottrarsi ai rivali e imporsi a media di 1.13.2. Attila restava secondo, Singapore finiva forte ma tardi chiudendo terzo mentre Usual Kronos alzava bandiera bianca nei 300 finali. C’erano dubbi sull’attitudine di Alchimia di Casei allo schema di rimessa: il Premio Oreste li ha fugati, come pure le parole di Andrea Farolfi in premiazione (“da dietro la cavalla rende il doppio”): tutto confermato dal responso della pista, anche se la corsa – va detto – è venuto a pennello agli attendisti con lo strappo violentissimo che è servito a Brigitte Roc a saltare al via il favorito Baccani (quarto iniziale in 27.4) ma che come spesso succede sulla pista milanese ha… presentato il conto nel finale: Baccani ha comunque provato a correre da protagonista provando a muovere al largo a metà corsa ma si è spento sull’ultima curva, Brigitte Roc ha resistito sino all’ingresso in retta dove però è stata superata di slancio da Alchimia di Casei, migliorata in terza ruota dalla terza pariglia nei 500 finali, che sul palo a media di 1.12.2 ha mantenuto un minimo vantaggio su Dreammoko, finito a bomba dopo averla filata per tutto il percorso. Buon secondo posto con qualche rammarico per il cavallo in allenamento a Clauss Hollman comunque con la certezza di averlo ritrovato competitivo per il prosieguo della stagione. Finiva fortissimo anche Zandroz, confermando la forma al diapason e acciuffando per il terzo posto la generosa Brigitte Roc. Prossimi appuntamenti ogni venerdì e domenica, con particolare attenzione per il 27 febbraio con l’atteso Encat. 

RED/Agipro

Foto Credits Dena Snaitech

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