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Ippica & equitazione

12/07/2021 | 09:15

Ippodromo Snai San Siro, Allimac fa suo il Premio Limbiate

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Ippodromo Snai San Siro Allimac premio Limbiate

MILANO – Un sabato "speciale" all'Ippodromo Snai San Siro di Milano, ultimo convegno prima della pausa estiva. La prova più ricca della riunione, si legge in una nota, è stata il Premio Limbiate, l’handicap sui 1800 metri in pista media per cavalli di tre anni e oltre. Lo schema tattico di Allimac è noto: palla lunga e pedalare: Andrea Fele lo ha impiegato al comando senza risparmiarsi, e il grigio di Mario Migheli ha risposto bene manche se alla fine i pericoli sono arrivati da Mera di Breme che lo aveva pedinato sin al via: l’attacco della femmina (alla prima uscita per il training di Andrea Picchi) è stato incisivo, ma il portacolori del signor Pietro Ferrante ha reagito con grinta sino in fondo e ha conservato una incollatura di vantaggio. Più indietro Folki, dopo aver faticato a liberarsi a metà retta, ha vinto la volata per il terzo posto su King Winnie, mentre gli altri sul ritmo tagliagambe del vincitore non sono riusciti a intervenire.

La pista di San Siro è evidentemente gradita a Pepita di Breme, che dopo il secondo posto nel San Siro Mile, ha centrato il bersaglio pieno nel Premio Clegna, la prova di apertura sui 1400 metri in pista dritta: la cavalla di Marco Amerio montata da Stefano Saiu si sistemava nelle prime posizioni galoppando al largo di tutti, ai 400 finali seguiva nell’allungo Danny Ocean e Thousand Grands che erano stati gli animatori sin al via, e nell’ultimo furlong passava chiaramente su Danny Ocean che intanto si era sbarazzato di Thousand Grands: quest’ultimo, in leggera flessione, salvava il terzo posto dal finale di Biz Honor e It’s A Good Deal.

Per i colori storici delle Grundy Booodstock, alla terza uscita Freely centrava la prima vittoria siglando il Premio Scuderia Calderoni, la maiden per cavalli di 3 anni sui 1600 metri in pista media. Probabilmente la distanza del miglio è quella più adatta all’allieva di Alduino Botti, che nelle precedenti uscite si era cimentata sul doppio km: Freely ha vinto bene, meglio di quanto dica il risultato perché ha corso con la sella che è progressivamente scivolata all’indietro. Nonostante l’inconveniente, Mariolino Sanna ci ha creduto e la figlia di Sea The Stars pur non potendo essere comandata a fondo ha risposto benissimo passando netta nei 100 finali. Grand El Chapo ha corso coperto in scia a Ostwind sino ai 250 finali per poi piazzare lo scatto al largo, ma non è riuscito a parare lo spunto all’interno della vincitrice. Terzo posto per Ostwind, poi Cayodama e la favorita Enchanted Love, calata ai 250 finali dopo corsa di testa.

L’altra maiden della riunione è stata il Premio Scuderia Oroblu, sui 2000 metri in pista media e ha visto il successo di Eastern Bound: soggetto dal passo monocorde, l’allievo di Devis Grilli è stato interpretato in maniera perfetta da Silvano Mulas, che in testa ha lanciato la volata lunga in retta e ha tenuto botta agli attacchi di Killer Coffee al quale si è aggiunto il favorito Conquering Eagle, in progressiva risalita al largo e alla fine prevalente per il secondo posto sul rivale.

Ridotto all’osso il Premio Arluno, l’handicap sui 1500 metri in pista media per cavalli di tre anni: solo in quattro al via, poi rimasti in tre perché Catch The Glory dopo il via ha fatto il “rodeo” disarcionando il povero Mariolino Sanna (evidentemente era destino, dopo il rischio corso alla seconda corsa con Freely). E la corsa si è trasformata in un monologo della favorita Sopran Ares: con la monta di Gabriele Malune, la cavalla di bruno Grizzetti si è esibita in un nitido percorso di testa centrando la prima sospirata vittoria della carriera. Miss Rainette e Liliana Gold non sono riuscite a tenere il passo della vincitrice e hanno concluso nell’ordine.

Dopo aver siglato la prova di apertura, la connection Marco Amerio-Stefano Saiu ha concesso il bis in quella di chiusura, il Premio Cassinetta, l’handicap di minima sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni. Secondo dal via, Gerolamo ha affiancato in retta il battistrada Careser temporeggiando sino ai 200 finali, dove è passato eludendo il finale di Alceo. Il distacco finale è bugiardo perché il sauro del signor Domenico Marras ha vinto in totale controllo. Careser ha chiuso terzo.

Si chiude quindi la prima parte della stagione all’Ippodromo Snai San Siro di Milano per far spazio alla pausa estiva che durerà sino a fine agosto, mentre da mercoledì 1° settembre si tornerà a correre sulla pista milanese.

RED/Agipro

 

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