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Ippica & equitazione

14/12/2015 | 14:40

Legge di stabilità, Comitato Ippico Nazionale: «No al taglio di 20 milioni di euro, chiediamo incontro urgente con Renzi»

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Legge stabilità Comitato Ippico Nazionale Renzi

ROMA - E' stato presentato oggi a Milano, nella sede della Società Trenno, il nuovo Comitato Ippico Nazionale (CIN), che si pone l'obiettivo di istituire una 'governance' partecipata che rimuova i blocchi e i vincoli burocratici, ideare un piano strategico del settore e evitare il taglio previsto dalla legge di stabilità (20 milioni di euro) puntando a ottenere almeno le risorse dell'anno scorso. 
Il CIN, costituito dalle categorie ippiche del galoppo, del trotto, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori ippici e dalle società di corse che gestiscono gli ippodromi, ha chiesto con urgenza un incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi per esporre la situazione del settore ippico italiano. 
«Il taglio previsto è assolutamente trasversale, all' intero comparto ippico. Negli ultimi cinque anni, i numeri sono scesi drasticamente: un calo del 40% per le corse e del 55% nel montepremi. Il nostro è un grido d'aiuto, per scongiurare il default e il fallimento dell'ippica: c'è un'unità d'intenti ritrovata nella categoria degli ippodromi. Siamo stati più volte tacciati di non essere un interlocutore unico per le istituzioni. Ora siamo nella stessa barca, una barca che rappresenta l'ippica italiana, professionisti del comparto e gli amatori», ha detto Stefano Marzullo, amministratore delegato di Trenno che gestisce gli ippodromi di Milano e Montecatini, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Comitato. 
«Sono molto felice che si sia trovata un'unità di intenti nel mondo dell'ippica. Dobbiamo ricordare al Governo che negli ultimi anni ci hanno tolto 100 milioni di euro. Una quota che andava ripartita, ma è stata solo l'ippica a pagare», ha aggiunto Isabella Asti Bezzera, presidente ANAC (Associazione Nazionale Allevatori Cavalli purosangue). «Senza una riforma delle scommesse, il gioco non potrà essere rilanciato e anche la quota montepremi sarà ridotta. Dobbiamo chiedere almeno una quota montepremi fissa».
RED/Agipro

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