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Ippica & equitazione

16/05/2022 | 08:45

Ippica, all’Ippodromo Snai Sesana il Premio Damone lo vince Zaira dei Veltri, ma il vero protagonista della giornata è Stefano Baldi

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ROMA - All'Ippodromo Snai Sesana domenica interamente riservata ai gentlemen drivers che si sono sfidati nelle sette prove divertenti e spettacolari ognuna denominata in ricordo dei cavalli del passato che sono stati protagonisti anche sul circuito di Montecatini Terme. Stefano Baldi è stata la figura centrale della riunione siglando un doppio e centrando anche la corsa di maggior dotazione, il Premio Damone, una prova a resa di metri per cavalli anziani di proprietà. Gioia doppia, dunque, perché ottenuta con la pupilla di casa Zaira dei Veltri: la figlia di Napoleon coglieva una giravolta perfetta, lasciava strada a Voltaggio, teneva il contatto con il rivale (costretto ad allungare al km sull’avanzata di Zeno del Ronco) e in retta lo “infilzava” all’interno svettando di misura a media di 1.16.5 sui 2040 metri. Voltaggio tornava a correre su buoni standard e mancava di poco la vittoria. Bluff dei Greppi progrediva per varchi e chiudeva terzo mentre il favorito Virtuale tentava la sortita ad un giro dalla fine ma confondeva il passo e finiva squalificato.

Stefano Baldi era già andato a segno con Camelot Bi nel Premio Destrezza, la prova sui 1640 metri per cavalli di 4 anni, dove il previsto match tra Classica Matto e il vincitore sfumava sulla prima curva sull’errore della femmina che pure aveva sopravanzato il rivale nel lancio: l’allievo di Afrim Shmidra si ritrovava così al comando e per il suo interprete, dopo un km di tutto comodo in 1.17 non c’erano difficoltà a condurre in porto un comodo percorso di testa, allungando sicuro sull’ultima curva per chiudere a media di 1.15. Una generosa Chanel Jet si impegnava all’esterno e pure senza riuscire a seguire il rivale nell’allungo conclusivo emergeva netta seconda mentre a qualche lunghezza Chames dei Greppi svettava terzo sull’errore di Copacabana Mark.

La giornata si è aperta con l’ennesima vittoria di Cesara dei Colli che nel Premio Donyo Sabuk, la prova sui 1640 metri per cavali di 4 anni, sapeva onorare il ruolo di favorita centrando il quarto successo consecutivo: la cavalla di Michela Racca affidata alla brava Rebecca Dami sfilava dopo 400 metri, proseguiva a tutto gas completando un km in 1.14 e nell’arrivo più lento sapeva comunque respingere l’affondo di Cruciale Min, migliorato bene nei 600 finali, a media di 1.14.6. Ha comunque da recriminare l’allievo di Andrea Bigliardi affidato a Jessica Pompa, che senza una esitazione sulla penultima curva avrebbe potuto volgere a proprio favore il risultato: terzo posto per Chanel dei Colli su Chianti.

Non deludeva da favorita Bessie di Poggio nel Premio Darwin Jet, la prova per anziani di cat. F/G: affidata a Filippo Monti, la cavalla di Claus Hollman era sicuramente agevolata dal gran ritmo di gara imposto dal battistrada Zemon Cc Sm sotto il pungolo di Ulassai, e così nell’ultimo giro la figlia di Sebastian K metteva in campo una progressione superiore con la quale dalle posizioni di coda aggirava tutto il gruppo e passava già al termine della curva finale per poi fare passerella in retta a media di 1.14.7. Zemon Cc Sm seppure in calo salvava il terzo posto dal finish efficace ma tardivo di Valdest.

Vittoria con… la pipa in bocca per il favorito Durban dei Greppi nel Premio Domegge, la reclamare sui 1640 metri per cavalli di 3 anni: l’allievo di Nicola del Rosso guadagnava la testa, poteva permettersi un primo km in 1.22 e in retta si limitava a controllare i rivali chiudendo a media di 1.18.2, mai richiesto dal suo interprete. Desert Queen Tal guadagnava la scia del vincitore al via e manteneva il piazzamento, mentre Dioniso Mark provava a smuovere le acque nell’ultimo giro ma in retta non sapeva farsi minaccioso e salvava di misura il terzo posto dal bel finale di Divina Stella, risalita per corsie esterne nei 600 finali.

Una delle prestazioni migliori della giornata la forniva Budduso Lippi nel Premio Dedo di Valle: dalle retrovie, l’allievo di Roberto Biagini affidato a Federico Bongiovanni muoveva in terza ruota a 900 metri dalla fine, aggirava il gruppo e passava al mezzo giro finale sull’abilissimo battistrada Bramante e in retta aveva energie sufficienti per tenere in rispetto Birkin Op, che ne aveva seguito le mosse nei 600 finali. Media di 1.14.9 per il vincitore, che ritrovava la vittoria dopo un anno di digiuno, e terzo posto per Bladerunner Font.

Nel Premio Didi Gius Blue Light e Brivido Rich lottavano nella fase iniziale con la femmina che ribatteva al rivale ma con spesa completando i 400 iniziali in 28.7: in testa, Blue Light proseguiva a passo costante sempre pedinava dal cavallo di Alessandro Amoriello guidato da Samuele Querci, che in retta trovava le forze per scattare e imporsi allo sprint, a media di 1.14.7. Zefir delle Badie provava ad avanzare all’esterno nell’ultimo giro ma non era perfetto sulle curve e guadagnava poco, ed era così rimontato da Urbe del Ronco che chiudeva terzo.

RED/Agipro

Photo Credits: Foto Rosellini - Snaitech 

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