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Ippica & equitazione

07/05/2019 | 20:12

Ippica: all’Ippodromo La Maura è un dolce pomeriggio per Zucchero Roc

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ippica la maura core 7 maggio 2019

ROMA -  Un martedì con un bel programma di corse all’Ippodromo Snai La Maura, con il sole e un paio di ottime performance a scaldare gli animi. La prova di cartello del pomeriggio milanese  - si legge in una nota -  stato il Premio Beauty America, una bellissima maratonina a resa di metri sui 2700 metri per cavalli di 4 anni che per alcuni dei partecipanti fungeva da preparazione in vista del prossimo Gran Premio Unione Europea: Zilath Jet da favorito ha corso in testa, facendo melina per un miglio e poi sparando un chilometro finale in 1.10, ma incredibilmente il vincitore non e’ il pur ottimo cavallo di Matteo Restelli e Cesare Ferranti, perche’ dalla sua scia in retta ha spostato Zucchero Roc che, con Santo Mollo in sediolo, ha fatto un sol boccone del rivale. Una prestazione-monstre, quella del portacolori della scuderia Sant’Eusebio, a rendere dolcissimo un pomeriggio per la famiglia Rocca che qualche minuto prima si era gustata la vittoria di Aramis Bar in un Gruppo 3 a Vincennes. Zilath Jet non ha nulla di cui rimproverarsi e ha confermato l’eccellente momento di condizione: terzo posto sfruttando le vie brevi per Zarevic Blessed su Zarrazza Italia, mentre dei tre penalizzati, Zabriskie Ok ha provato a tastare il polso a Zilath Jet nell’ultimo giro ma ha accusato lo sforzo sull’ultima curva; Zilath che ne aveva seguito le mosse all’esterno, ha provato la terza ruota sull’ultima curva ma ha sbagliato, intralciando anche Ziva Ek che poi è finita bene in retta. 
Gentlemen protagonisti nel Premio Lex Wise in sediolo a cavalli di cat. G,e terza vittoria di fila per la positiva Vittoria di Casei: ben guidata da Cesare Bonacci, la cavalla di Elvis Vessichelli ha sfruttato a dovere la scia di Dollar du Noyer per migliorare all’esterno, da lì sull’ultima curva e’ scattata in terza ruota e in retta ha proposto le battute migliori agguantando e piegando la battistrada Vanity Gv, a media di 1.15.7, mentre Dollar du Noyer sul passo e’ rimasto al terzo posto.  Nel Premio Demelgan abbiamo rivisto una Zenalda nella sua versione migliore, quella ammirata a ottobre con un paio di squillanti affermazioni: con Andrea Farolfi in sediolo, la cavalla allenata da Mauro Baroncini e’ filata in testa e trottando i 1650 metri al nuovo personale di 1.11.6 ha mostrato la coda ai rivali sino in fondo: Zambesia Dany ha provato ad avvicinarsi risalendo dalla terza posizione, ma nel tratto finale ha subito la rimonta di Zipolo che ha così chiuso al secondo posto.  
Un splendido monologo, quello di Ari Lest nel Premio Stallone Jet, l’invito sui 2250 metri per cavalli di 3 anni: alla seconda uscita per il training di Alessandro Gocciadoro (e alla prima per i nuovi colori della scuderia D’Altemps), il figlio di Pascia’Lest ha confermato di possedere un ottimo motore e ha fatto corsa per proprio conto, esprimendosi sui 2250 metri alla media notevole di 1.13.6 (nuovo personale sulla distanza) lasciando a distacco i malcapitati avversari di giornata: in errore Alvaro dopo 600 metri, la piazza d’onore se l’è conquistata Avion D’Aghi prevalendo a sua volta chiaramente su Appia. 
Una “pennellata” di Pippo Gubellini dietro la vittoria di Antelope Gar nel Premio Delmonica Hanover, la maiden sui 1650 metri per cavalli di 3 anni. Il driver milanese con l’allieva di Cristian Rizzo ha seguito nella risalita esterna Anguria Jet e ne ha disposto in retta, migliorando di un decimo il proprio personale (1.14.7). Anguria Jet a sua volta era risalita in scia ad Amy Wind (che ha esaurito lo spunto sull’ultima curva) passando in retta sul battistrada Akthar Op ma subendo poi lo spunto della vincitrice, mentre Akthar Op ha conservato il terzo posto. 
Dopo la splendida performance di Zenalda, la connection Mauro Baroncini-Andrea Farolfi ha concesso il bis nel Premio Park Avenue Joy, con un Universo D’Amore davvero brillante: il portacolori della scuderia Di Ur, che si avviava dal secondo nastro, ha recuperato nell’ultimo giro sul battistrada Scacco Matto che pure completava un primo chilometro in 1.13.3, e al termine dell’ultima curva e’ passato, complice l’errore del rivale, e nonostante la spesa notevole si e’ difeso ancora con grande coraggio dall’affondo di Unbelievable As, velenosamente acquattato nella sua scia. Media di 1.12.6 sui 1670 metri per il vincitore, davvero un bell’andare considerata la partenza da fermo e lo schema ostico. Terzo posto per una positiva Tipika D’Aghi. 
In chiusura del pomeriggio all’Ippodromo Snai La Maura con il Premio Delvin G Hanover, in cui Roberto Vecchione, da vero “drago” delle corse con i nastri, ha condotto al successo in un percorso di testa Jahne Peter: al primo centro italiano, la cavalla di Jean Pierre Khayat si e’ espressa a media di 1.14.3 sui 1650 metri rispondendo agli attacchi ripetuti di Viktorius che si e’ cosi’ dovuto adeguare al secondo posto davanti a Victory Car: sull’ultima curva ha sbagliato Vodka Lemon quando era in terza posizione. 

FOTO DENA - SNAITECH

 

 

RED/Agipro


 
 

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