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Ippica & equitazione

24/03/2018 | 17:12

Dal nuovo prato alla riqualificazione di Villa Borghese: Piazza di Siena torna al futuro

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ROMA - Quel manto verde che oggi ricopre uno degli ovali più celebri del mondo è l'emblema di una rinascita, il segno che tornando alle origini si può creare il futuro. Il Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena, la cui 86ª edizione andrà in scena dal 24 al 27 maggio, torna al fondo erboso, che dal 2007 aveva lasciato il posto alla sabbia silicea. Novità suggestiva, ma non l'unica di un progetto complesso e ambizioso, nato dagli sforzi congiunti di Coni e Fise e presentato questa mattina alla Casina Raffaello di Villa Borghese.

«Abbiamo cominciato a ragionarci circa un anno fa – ha detto Diego Nepi, event director di Piazza di Siena – e siamo partiti da un dato: questo concorso ippico si svolge nel cuore di Villa Borghese, che è nel cuore di Roma. Stiamo parlando di un posto unico al mondo: a cento metri da qui ci sono patrimoni inestimabili dell'umanità, basti pensare alla Galleria Borghese. Quindi ci siamo proposti di fare qualcosa che vada oltre la dimensione, pur eccezionale, della gara; qualcosa che dia orgoglio ed emozioni alla collettività».

Il progetto prevede una completa riqualificazione dell'area di Villa Borghese, con un'idea portante: i romani e i turisti potranno “respirare” il concorso ippico in tutto il parco, senza barriere. Sarà a pagamento solo l'accesso all'anello di Piazza di Siena. La bellezza della Villa dovrà risaltare al massimo, per questo saranno ridotte al minimo le sovrastrutture: «Mai come in questo contesto – ha spiegato Nepi – vale il detto inglese “less is more”, vale a dire togliere equivale a dare di più. In questo caso, vuol dire ritornare all'essenza di Villa Borghese, luogo di straordinaria bellezza».

Saranno quindi essenziali e a basso impatto anche le tribune. I cipressi e gli anelli di siepi che delineano l'ovale saranno gli elementi predominanti. Gli antichi gradoni in pietra e i muri di contenimento che contornano l'anello sono in corso di restauro (sotto il controllo delle soprintendenze alle Belle Arti, sia romana che statale) e a maggio si presenteranno in perfetto stato, così come le balaustre in ferro e i pilastri. Tornerà perfino il tradizionale uso dei cuscini, che per l'occasione saranno forniti dall'organizzazione. 

L'anello di Piazza di Siena non sarà l'unico campo di gara: anche il Galoppatoio, tradizionalmente la “cittadella” delle scuderia, diventa parte integrante dell'evento. Avrà infatti un suo programma di gare che si arricchirà con momenti di esibizione. Anche questo è un ritorno al passato, dato che il Galoppatoio per molti anni, a partire dal Dopoguerra, ha affiancato Piazza di Siena con concorsi nazionali di ottima levatura. In seguito, è stato abbandonato, cadendo in una situazione di evidente degrado: «Una ferita urbana», l'ha definita Marco Di Paola, presidente della Fise. L'area del Galoppatoio nei giorni del concorso sarà peraltro aperta al pubblico, che potrà così entrare in una sorta di backstage del programma di gare. 

Ci sarà, come negli anni scorsi, un'area retail ma, nello spirito del progetto Coni-Fise, gli stand saranno disposti in modo da consentire al pubblico la più ampia libertà di movimento e permettere di valorizzare le attrazioni architettoniche di Villa Borghese. Tutto il progetto degli allestimenti è studiato per dialogare con il contesto architettonico e naturalistico: rispetto agli anni scorsi, assicura l'organizzazione, le sovrastrutture saranno diminuite del 70%. 

MF/Agipro

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