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Ippica & equitazione

25/05/2020 | 09:05

I cavalli tornano a correre, Sandi (Ippica Nuova): “Ora si affronti una riforma globale, il settore ha tutto per essere un’eccellenza del Paese”

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ROMA - «Finalmente ci siamo. Gli allenatori e i tecnici sono stati impegnatissimi in questi ultimi giorni per rifinire la preparazione dei propri allievi e ora, grazie alla circolare ministeriale del ministro Bellanova e del ministro Speranza, è il momento di riassaporare il piacere delle corse». Dopo 75 giorni di stop, oggi riparte l'ippica e Giorgio Sandi, presidente di Ippica Nuova, esprime ad Agipronews tutta la sua soddisfazione, al termine di un periodo difficile, nel quale con la sua associazione ha più volte fatto appello alle istituzioni affinché portassero il settore fuori dal lockdown.

«Adesso – prosegue – l’auspicio che a brevissimo sia possibile riaprire tutta la rete delle scommesse, che mi auguro di poter presto reincontrare per studiare insieme come riportare l’ippica al centro dei palinsesti». Sul tavolo c'è anche una riforma globale: «È il momento di tornare a lavorare in questo senso, per affrontare finalmente con grande determinazione insieme al Ministero e al Sottosegretario L’Abbate temi fondamentali iniziando proprio dal riconoscimento della natura agricola ed allevatoriale di tutte le componenti del comparto, partendo dall’allevamento alle corse come strumento di selezione per poi tornare con i soggetti migliori all’allevamento per la finalità di continuo miglioramento della razza equina».

ROMA - Quanto alla gestione del comparto, Sandi, come già dichiarato nei giorni scorsi, ritiene auspicabile «la ricostituzione degli Enti Tecnici con la presenza delle categorie produttive attraverso rappresentanti democraticamente eletti. Serve una governance dedicata, di taglio moderno, meno “costretta” nei limiti della gestione ministeriale ed in grado di dialogare al massimo livello con le Istituzioni nazionali ed Internazionali». Il futuro riserva sfide importanti. Sandi fa assoluta professione di ottimismo: «L’ippica italiana è viva, i nostri allevatori non hanno smesso di puntare alla qualità, i nostri puledri sono pronti ad affrontare la sfida delle aste, le nostre scuderie vincono in tutta Europa (e non solo), i nostri professionisti allenatori, fantini e guidatori sono di primissimo livello; siamo sicuri che il nostro comparto, se messo in condizione di lavorare al meglio, sia una punta di eccellenza del nostro Paese e possa tornare a crescere offrendo così anche occasioni di lavoro ai giovani, in un mondo così affascinante».

MF/Agipro

 

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