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Poker & Casinò

01/12/2017 | 14:37

Poker Live, Blanco (Unibet): «La miopia politica blocca il settore, ma si può ripartire»

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blanco poker live

ROMA - «Il poker live è molto più che in alto mare. Sono anni che è tutto fermo, sono rimaste irrisolte alcune criticità da risolvere per poter offrire il gioco ed è difficile che qualcosa si muova se non c’è una volontà politica». Parola di Cristiano Blanco, campione di poker nel passato, oggi alla guida della divisione Casinò dell’operatore internazionale Unibet. Il nome di Blanco nel mondo del poker italiano ha ancora un peso rilevante, visto che proprio lui è stato protagonista di un caso che ha costretto lo Stato Italiano a fare dietro front sulla tassazione chiesta ai giocatori del nostro Paese che ottenevano vincite in tornei dal vivo disputati all’estero. Per la Corte Ue richieste del genere avrebbero di fatto dato vita a una doppia tassazione, ritenuta illegittima, cosicché nel 2014 le richieste sono state annullate e la questione regolamentata con una norma norma apposita, la Legge Europea 2015.

Oggi Blanco - che per lavoro è sempre in giro per il mondo, ma spesso fa sosta in Italia - ritiene che la regolamentazione dei tornei live è bloccata «solo per miopia politica: l’opinione pubblica è molto più preparata e ha una mentalità più aperta. Il poker a torneo, preso in una certa maniera, è un passatempo e può essere divertente. Sarebbe il caso di ricominciare a dare numeri concreti: quante persone coinvolge o potrebbe coinvolgere, quanto può essere conveniente per lo Stato, dando ai giocatori la possibilità di essere tutelati». Il settore in Italia ha dei riflessi principalmente nelle room online, «ma anche qui il business si è ridimensionato - spiega Blanco - anche se credo che il numero di appassionati sia rimasto stabile: magari giocano di meno o stanno aspettando una mossa giusta. Le opportunità di ridare vita al fenomeno ci sono, ma vanno sapute sfruttare: il poker deve tornare alla dimensione di una volta, quando era visto come un sogno, che ti permetteva di sedere fianco a fianco con campioni e professionisti. Seduti intorno al tavolo si diventa tutti uguali, è questa la magia di un gioco che ha fatto innamorare tanti italiani. E’ questa la dimensione da ritrovare, puntando sui casual player, su chi ancora crede in quel sogno». PG/Agipro

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