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SBC News

17/02/2021 | 16:23

Sbc Digital Italy 2021, Schiavolin (Ad Snaitech) lancia le sfide del futuro: "Omnicountry Regulation”

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Sbc Digital Italy 2021 Schiavolin (Ad Snaitech) lancia le sfide del futuro: Omnicountry Regulation”

ROMA - «In Europa serve una vera “Omnicountry Regulation”, una regolamentazione se non unica, quanto meno “allineata”, basata su “key pillar” che consentano agli operatori della industry di lavorare ed investire secondo linee guida simili nei diversi Paesi. Sono certo che questa sia un’esigenza comune ai grandi player del mercato a livello internazionale». È l'appello lanciato da Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, nel suo intervento di oggi a SBC Digital Italy, l'evento digitale che vede la partecipazione dei maggiori player del settore delle scommesse e dei giochi. «Tematiche come gioco responsabile, procedure antiriciclaggio e limitazioni, non divieti, per la pubblicità – ha proseguito Schiavolin – sono comuni a tutte le giurisdizioni europee, ma vengono affrontate in maniera diversa dai vari governi. Per questo sto sollecitando un approccio comune. Tutti gli operatori in Europa sentono il bisogno di una regolamentazione affine in questa fase storica, per costruire il futuro dell'industria». Gli esempi positivi non mancano: «Penso alle associazioni di rappresentanza internazionali quali la WLA (World Lottery Association), il Global Lottery Monitoring System ma anche all’impegno dei singoli individui, come il mio collega Francesco Rodano, che ha lavorato per ADM ed ora è in Playtech, che si è fatto promotore di un'azione tesa a ottenere una normativa allineata e una percezione corretta del nostro prodotto nel settore dell’intrattenimento in tutta Europa».  

UNA REGOLAMENTAZIONE COMUNE PER RILANCIARE LA REPUTAZIONE DELL’INDUSTRIA - Schiavolin parla anche dei problemi di “immagine” con i quali le aziende di giochi sono ancora costrette a confrontarsi: «In Italia, così come in molti paesi in Europa, si è radicata una percezione fortemente negativa del nostro settore, siamo visti come i “bad guys”. Un’immagine che non corrisponde ai fatti, al lavoro complesso che le aziende, soprattutto le più importanti, svolgono in piena collaborazione con gli organi di governo, per gestire le reti distributive, fisiche e digitali. Certamente è anche nostra la responsabilità di questo disallineamento tra l’opinione pubblica ed il reale servizio reso sia alle istituzioni che ai partner della filiera che ai clienti finali, i quali affidano parte della loro spesa nell’intrattenimento al settore del gioco legale. È altrettanto vero, tuttavia, che da anni auspichiamo un intervento legislativo di armonizzazione tra la normativa nazionale e quella locale, problema anche questo comune in diversi Paesi europei come Germania, Spagna, Austria. Queste inefficienze del sistema sono state ulteriormente acuite dalla crisi pandemica che vede il settore gestito in modo penalizzante rispetto ad altre attività di servizio sul territorio. Ritengo quindi necessario che i grandi player facciano uno sforzo comune affinché il mercato del gioco legale possa accedere ai corretti livelli di chiarezza delle regole e di dignità industriale». 

IL NOSTRO IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, SOCIALE E AMBIENTALE - “La percezione del gaming è diversa rispetto a quella di altre realtà attive nel mondo dell’intrattenimento, nonostante sia un settore che lavora e agisce responsabilmente” dichiara Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech nel corso di SBC Digital Italy 2021, evento internazionale dedicato al mondo del gaming. «In questo senso siamo chiamati a dimostrare continuamente il nostro impegno sia agli occhi degli stakeholder istituzionali che finanziari, ad un livello più alto, rafforzando l’adesione ai criteri ESG e alle raccomandazioni del UN Global Compact, per un approccio di business sempre più orientato all’integrazione della responsabilità economica, sociale e ambientale. I mercati finanziari daranno, nei prossimi anni, sempre più peso alla creazione non del solo valore economico ma anche di quello sociale, ed è nostra responsabilità di amministratori investire in questa direzione. Le aziende, così come interi settori di business, sapranno attrarre gli investitori più lungimiranti solo se coerenti con il nuovo e più completo sistema valoriale. Non lo si può neanche definire un semplice trend, ma è già nei fatti, è una realtà del mondo professionale quanto della sfera privata. Questo aspetto – conclude Schiavolin - è molto importante, soprattutto in un contesto come quello attuale, dove l’attenzione è focalizzata sui bisogni fondamentali per il cittadino e quindi anche l’organizzazione economica deve essere allineata ai principi basilari che il mondo ci sta chiedendo. In questo processo Playtech Group, grazie alla sua leardership, dimostra da anni un serio e continuativo impegno per posizionare il comparto presso i principali stakeholder».  

 

RED/Agipro

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