Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 19/04/2024 alle ore 21:07

SBC News

22/03/2018 | 11:31

Betting on football, Schiavolin (AD Snaitech): “Integrazione e taglio dei costi fanno volare l'utile, nel futuro tecnologia e online”

facebook twitter pinterest
schiavolin bettin on football

LONDRA  - Ritorno ad un bilancio positivo dopo molti anni, crescita dell’online, prospettive del settore slot, classificazione degli ippodromi. Sono gli argomenti affrontati da Fabio Schiavolin, Amministratore delegato di Snaitech, a margine di “Betting on football” in corso a Londra.

Schiavolin, come spiega il positivo risultato di Snaitech nel 2017, dopo molti anni di bilancio in “rosso”?

«Gli elementi sono molteplici. Dal punto di vista della profittabilità e della generazione di cassa hanno influito positivamente il piano di sinergie, completato in anticipo con un taglio di costi di 20 milioni all’anno ed il rifinanziamento del debito che ha generato un taglio della spesa per interessi di 17 milioni. Queste due macro componenti sono ovviamente state accompagnate dal mantenimento della posizione competitiva dell’azienda e dall’eccezionale performance del comparto online. Attraverso l’integrazione di SNAI e Cogetech abbiamo messo a fattor comune le capacità delle due società, unendole in un’offerta competitiva ed efficace».

Quali sono i settori che hanno spinto la performance di Snaitech, in particolare?

«In primo luogo, come anticipato, abbiamo nuovamente registrato una crescita a doppia cifra della raccolta e dei margini online (raggiungendo posizioni di leadership nello sport) in un percorso virtuoso che mira a posizionare Snaitech sul podio del mercato anche per il comparto digitale. L’altro fattore differenziante del posizionamento Snaitech è la capacità dell’azienda di sviluppare soluzioni e piattaforme tecnologiche proprietarie ai massimi standard internazionali ed offrirle ai propri clienti creando un vero e proprio vantaggio competitivo tecnologico. Snaitech, inoltre, riesce ad essere virtuosa nell’acquisizione di clienti online dalla rete fisica: non solo quindi marketing digitale ma virtuoso utilizzo del traino di un marchio unico, con la migliore awareness nel settore delle scommesse sportive, e del lavoro di 1600 punti vendita sparsi su tutto il territorio nazionale. È proprio la tecnologia che ci ha consentito di compiere l’evoluzione da azienda tipicamente retail a marchio che dispone di un’offerta online competitiva con una customer base in continua ascesa. Tutto ciò si traduce in una contribuzione del canale digitale al margine complessivo dell’azienda superiore al 20 per cento in confronto ad una di poco superiore al 10% all’inizio di questa “rivoluzione digitale”. Nel comparto delle gaming machines continuiamo ad essere il secondo operatore del mercato ma con piani e strategie per consolidare e migliorare ulteriormente la nostra posizione.  Sui virtual games ci aspettiamo grandi risultati dal lancio della seconda piattaforma (con un prodotto innovativo per il mercato italiano) previsto nella seconda metà dell’anno e dalle attività di ottimizzazione della piattaforma esistente. Tutto ciò ha contribuito a generare 136 milioni di ebitda e 27 di utile netto, con il calo dell’indebitamento di 52 milioni e una produzione di cassa di 55 milioni. Numeri molto positivi in un settore che nel 2017 ha visto un nuovo aumento della tassazione (che ha ridotto di 6,5 milioni la marginalità di Snaitech) e l’inizio del processo di riduzione awp. Fattori esogeni che il management ha mitigato con ottimizzazione dei costi e sinergie oltre che ad una gestione favorevole del payout».

Un trend positivo che sta continuando nel 2018?

«Sì, ci sono aree in cui l’azienda ritiene di poter migliorare ancora i margini. Abbiamo presentato un piano industriale triennale, allungando di fatto quello dello scorso anno e seguendo la guidance già fornita agli analisti sia a livello di crescita della raccolta che di riduzione del rapporto Posizione Finanziaria Netta/Ebitda che nel 2020 dovrebbe scendere sotto le due volte. Grazie a questo continuo trend migliorativo ed al gradimento attuale dei nostri bond credo che il prossimo rifinanziamento potrà portare ulteriori savings al risultato complessivo».

Riduzione gaming machines e gestione del retail in regioni sempre più aggressive verso l’industria: che impatto hanno questi due elementi sul business?

«L’aumento della tassazione e l’impatto del taglio degli apparecchi previsto dal regolatore sono stati assunti in modo prudenziale. Non abbiamo indicato quante macchine resteranno in esercizio e per quanto concerne il territorio, auspichiamo che il nuovo governo affronti il tema in maniera approfondita e analitica, senza lasciare delega in bianco alle regioni dal momento che abbiamo visto che laddove questo è successo, i regolamenti hanno avuto quasi sempre carattere espulsivo, incidendo pesantemente sulla raccolta degli apparecchi. È il caso ad esempio del Piemonte dove, a causa di un regolamento oltremodo restrittivo, il contenzioso degli operatori e degli esercenti è esploso. Credo sia il caso di intervenire, d’ora in poi, con regolamenti che tengano conto anche degli investimenti realizzati dall’industria e delle obbligazioni concessorie assunte».

L’incertezza nella formazione del governo danneggia le aziende, è d’accordo?

«Siamo abituati a convivere con quest’aspetto. L’unico auspicio è che il nuovo esecutivo, qualunque esso sia, abbandoni i toni populistici tipici della campagna elettorale e si metta al lavoro anzitutto cercando di comprendere in profondità questo settore».

Cessione degli asset Snaitech, in particolare nell’area dell’ippodromo di Milano: quanto c’è di vero?

«Abbiamo avviato da tempo un processo per la valorizzazione dell’area dell’ex trotto. E’ un patrimonio della città che ora è in stato di abbandono, oltre ad essere un asset improduttivo per la società. Siamo arrivando alla fase esecutiva del processo, non posso commentare oltre».

Il Mipaaf ha di recente riclassificato gli ippodromi. Qual è la sua opinione?

«Snaitech esce fortemente penalizzata da questo processo a causa delle caratteristiche e della metodologia di classificazione. Due nostre strutture sono state declassate: Montecatini che è un ippodromo stagionale è stato penalizzato dalla sua copertura parziale del calendario e dal fatto che - correndo d’estate in notturna - il parametro relativo alla raccolta di scommesse lo penalizza. A Milano “La Maura”, su cui Snaitech ha investito moltissime risorse: in questo caso, i requisiti relativi alla capienza e all’assenza di illuminazione (oltre che al volume di corse) ci hanno penalizzato eccessivamente. Siamo convinti si tratti di ippodromi di eccellenza con una storia da salvaguardare e a questo proposito valuteremo le azioni da porre in essere».

NT/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password