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01/06/2016 | 14:32

Rivoluzione eSports - la rivincita dei nerd: i campioni diventano milionari (3)

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ROMA - Altissimo quindi l'interesse degli sponsor. La Red Bull è attivissima nelle sponsorizzazioni dei campionati di eSports, settore in cui si è lanciata anche la Coca Cola. Nel 2015 il giro d'affari relativo alle sole sponsorizzazioni nel Nord America è stato di 111 milioni di dollari. È la fetta principale del business, sostenuta anche dal merchandising (con i fan che hanno comprato i gadget dei loro "eroi" spendendo 11 milioni di dollari nel 2015) e dai biglietti venduti per assistere agli eventi (circa 4,5 milioni). Ed è anche grazie agli sponsor (soprattutto produttori di hardware e software) che i montepremi hanno cominciato a salire vertiginosamente: il "The International Dota 2" l'anno scorso ha messo in palio 18 milioni di dollari, gli stessi offerti dalla corsa automobilistica Daytona 500. Gli "Evil Geniuses", il team che ha vinto la competizione (Dota 2 è un gioco a squadre) ha portato a casa 6,6 milioni di dollari. I top player degli eSports riescono a vivere molto agiatamente con i guadagni ottenuti sul campo: ad esempio il cinese Chen Zhihao (che usa il nickname "Hao") è il giocatore che nel 2015 ha incassato più di tutti, quasi 1,2 milioni di dollari. Ma non tutti riescono a raggiungere i suoi risultati: la maggior parte dei giocatori guadagna tra i 12mila e i 40mila dollari all'anno. Ed è qui che entrano in gioco le squadre: veri e propri team di giocatori che forniscono uno stipendio ai loro componenti. Difficilmente i player potrebbero conciliare le sessioni di allenamento (mediamente 8 ore al giorno) con altre fonti di introito. Atleti professionisti corteggiati dagli sponsor e ufficialmente riconosciuti anche dalle autorità sportive: nel 2013 Danny "Shiphtur" Le, trasferitosi negli Stati Uniti, ha ottenuto il visto solitamente concesso agli atleti riconosciuti a livello internazionale.  Del resto anche lo stesso mondo degli eSports ha la sua "Fifa", la International eSports Federation, di cui fanno parte le singole federazioni videoludiche internazionali. AG/Agipro (segue)

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