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Calcio

27/04/2016 | 17:01

Contrasto al match-fixing, corso di formazione per Chievo e Hellas Verona

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sportradar scommesse match fixing verona

ROMA - Un incontro a Verona, per parlare di match fixing e informare i giocatori sui rischi delle combine nel mondo del calcio. Il progetto “Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive”, realizzato dalla Lega Serie A con Sportradar AG, in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo, si è fermato oggi nel capoluogo veneto per una giornata di formazione a 360 gradi sul match-fixing con le due squadre della città, il Chievo e l'Hellas Verona. Il corso si è svolto come primo modulo dell’iniziativa “I Primi della classe”, un programma di formazione per i giocatori realizzato dall’Associazione Italiana Calciatori e dalla Lega Serie A, composto da 3 cicli formativi, che ha preso vita oggi per la prima volta con le due squadre di Verona. I workshop, al mattino per le prime squadre e al pomeriggio per le formazioni giovanili, sono stati tenuti da Marcello Presilla, responsabile per l'Italia di Sportradar AG, società, partner UEFA, specializzata nell’analisi e monitoraggio dei flussi di scommesse e nella lotta alle frodi sportive. Presilla ha spiegato agli atleti il fenomeno del match-fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze. Durante gli incontri sono stati tracciati gli identikit dei cosiddetti "fixers", i criminali che agganciano i giocatori per le loro truffe, attraverso tecniche di adescamento che sfociano anche in ricatti e minacce.  L’obiettivo è far crescere il grado di consapevolezza di atleti, tecnici e dirigenti intorno al fenomeno delle combine e delle scommesse clandestine, offrendo strumenti di difesa validi contro chi danneggia l’immagine dello sport. Un tema delicato, anche per l’enorme movimento di denaro che genera. Secondo i dati rilevati da Sportradar, su ogni match della Serie A TIM si puntano in media, a livello mondiale, circa 53 milioni di euro, per un giro d’affari complessivo pari a oltre 20 miliardi. Sportradar monitora 65.000 eventi ogni anno, in 11 diversi sport. Oltre 250 competizioni - incluse nelle prime due divisioni in ciascuna delle 54 Associazioni aderenti al UEFA - passano sotto la lente del “Fraud Detection System”, il sistema di monitoraggio dei flussi di betting e di rilevazione di eventuali anomalie utilizzato dagli analisti.
Partner di questo progetto insieme alla Lega Serie A, il Credito Sportivo, unica banca pubblica italiana, che dedica ogni sforzo possibile alla difesa e allo sviluppo dello sport onesto. Questa banca, che si occupa di finanziare chi vuole investire nello sport, sa bene quanto sia importante la credibilità del calcio italiano anche in termini economici e ha deciso di investire sull’informazione come elemento chiave della prevenzione. «Abbiamo riscontrato molti consensi da parte dei nostri tesserati sui temi della prevenzione sulle frodi sportive e pertanto ringraziamo chi si è messo a disposizione, in primis la Lega, in una giornata come questa, in cui si è entrati nel dettaglio delle dinamiche - ha dichiarato Francesco Barresi, Direttore Operativo Hellas Verona - Al di là degli atleti e dello staff della prima squadra, è stato ancor più importante il momento dedicato ai ragazzi del settore giovanile. A volte si danno per scontate delle nozioni indispensabili nell'economia della crescita di un calciatore, questi eventi fugano dubbi e favoriscono l'apprendimento di nozioni altrimenti fraintendibili». «Siamo stati ben felici di organizzare questo incontro insieme alla Lega Serie A, a Sportradar e all'Istituto per il Credito Sportivo, perché riteniamo importante che tutti i nostri tesserati abbiano l'opportunità di frequentare corsi formativi che possano aiutarli durante gli anni della loro carriera - questo il commento di Luca Faccioli, Direttore Affari Generali ChievoVerona -. Iniziative di questo tipo servono per i calciatori della prima squadra, ma soprattutto per i nostri giovani, ragazzi in formazione ai quali vanno date tutte le informazioni necessarie per aiutarli nella loro crescita come uomini e come calciatori». RED/Agipro

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