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Attualità e Politica

03/02/2020 | 12:40

Ice a Londra, i big del gioco pronti alla riforma: "Regole sempre più stringenti, aumentare tutela dei consumatori"

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Ice a Londra i big del gioco pronti alla riforma: Regole sempre più stringenti aumentare tutela dei consumatori

LONDRA, dal nostro inviato - I costi sono aumentati, le regole diventano sempre più stringenti e gli operatori illegali approfittano delle difficoltà nell’approccio ai mercati delle grandi società. È il quadro disegnato da tre “big” dell’industria Europea, i numeri uno di William Hill, 888 e Betsson, in una conferenza in corso all’Ice di Londra. Ulrik Bengtsson, Ceo di William Hill, ha sottolineato «i drammatici cambiamenti degli ultimi due anni, in particolare in Uk. Dal taglio delle puntate delle slot a quota fissa (le fixed odds Betting machines, ndr) al prossimo stop alle carte di credito, le sfide sono aumentate. Quello che ci rende tranquilli per il futuro è la fiducia dei consumatori nei nostri confronti, ma certo l’industria è chiamata ad un grande sforzo nei prossimi anni. Guardando il mercato, le migliori prospettive di crescita sono nel mercato americano e in un aumento della quota di gioco online, ancora troppo bassa».

Secondo Itai Pazner, numero uno di 888, uno dei problemi principali sta nei cambiamenti alle regole che i regolatori nazionali impongono «senza un confronto con gli operatori. Il dialogo porterebbe anche ad un maggior grado di tutela per i nostri clienti, che - secondo le nostre indagini - apprezzano gli strumenti di protezione che abbiamo messo in campo. Gli Stati Uniti sono la prossima frontiera del Gaming, nel frattempo il mercato si consoliderà rapidamente». Per Pontus Lindwall, Ceo di Betsson, la pressione maggiore sugli operatori è relativa alla compliance: «È veramente difficile innovare con regole così diverse, in Betsson abbiamo lista lunghissima di cose da fare per cui sono necessari tempi e investimenti. Noi combattiamo per rispettare tutte le regole ma dobbiamo affrontare la concorrenza di soggetti che grazie a licenze in paesi offshore hanno tasse ridotte e pochi vincoli. La realtà è profondamente cambiata negli ultimi 15 anni, e anche l’opinione pubblica in quasi tutta Europa ha una cattiva idea di noi, malgrado tutto gli sforzi fatti. Credo che sia ora di comunicare meglio come proteggiamo i consumatori. In termini di mercato globale, ritengo che Stati Uniti, Sudamerica e Africa siano le aree che garantiscono la maggior possibilità di crescita», ha concluso. 

NT/Agipro

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