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SBC News

10/09/2020 | 14:30

Sbc Summit Barcelona - Sponsorizzazioni sportive, Mazza (Ceo Betaland): “Funzionano solo se creano identità con le comunità locali”

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Sbc Summit Barcelona sponsorizzazioni sportive Mazza Ceo Betaland

ROMA - Gli operatori di gioco sono alle prese con una crescente ondata d’opinione contraria alle sponsorizzazioni sportive. Come muoversi quindi? In Italia il mercato è stato abbattuto dal Decreto Dignità, che impedisce a marchi di gaming da due anni la stipula di accordi con squadre e atleti a fini pubblicitari. Se ne è discusso durante il Summit digitale di Sbc, in corso a Barcellona. L’esperienza di Betaland è stata illustrata dal Ceo, Carmelo Mazza: «L’obiettivo di un operatore deve essere quello di raccontare storie legate allo sport, è difficile pretendere un ritorno immediato in termini di acquisizione clienti da una sponsorizzazione. Credo che il valore delle sponsorship resti alto anche in paesi dove le restrizioni sono molto severe. Non importa il peso di un atleta o di un team in assoluto ma quanto contino per una comunità locale, così è possibile quantificare il valore che l’operatore può ottenere in termini di identità con la comunità e quindi di conoscenza e fedeltà al marchio». Betaland, per diversi anni, aveva – proprio in questa chiave - sponsorizzato la squadra di basket di Capo d’Orlando, un vero miracolo sportivo seguitissimo dai tifosi della zona. Secondo Dan Towse, capo del brand a Marathonbet, «il contesto è diventato complicato  ma ci sono ancora spazi di manovra. Noi siamo felici di essere con il Manchester City, ci dà un’enorme visibilità anche a livello internazionale. In ogni caso, anche nel caso di accordi con team famosissimi, le sponsorizzazioni da sole non funzionano, c’è anche bisogno di un lavoro su social e media», ha detto. Neil Simpson, direttore del brand di Mr. Green, ha affermato che «le sponsorizzazioni sono cambiate tanto negli ultimi anni ma sono ancora interessanti: bisogna stabilire il target e come misurare i risultati. C’è ancora molto valore, si può creare un contatto diretto con il database dei clienti e definire policy di gioco responsabile e strategie commerciali.  Gli operatori devono negoziare tutto questo quando fanno i contratti».
NT/Agipro

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