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Attualità e Politica

21/07/2020 | 16:30

Gioco online, oltre 30 concessioni verso la scadenza: senza una proroga al 2022 contenzioso in arrivo

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concessioni online in scadenza proroga

ROMA - Decine di concessioni di gioco online, almeno 30 secondo quanto appreso da Agipronews, scadranno nei prossimi diciotto mesi e, al momento, non è prevista alcuna proroga. Si tratta delle cosiddette “comunitarie”, autorizzazioni rilasciate cioé tra il 2011 e il 2013, gli anni successivi all’emanazione della legge di riordino del settore online. La data di scadenza non è uguale per tutti, anzi il termine sarà scaglionato nel tempo, a seconda del momento in cui è avvenuta la firma della convenzione: ecco perché le prime concessioni, che hanno una durata di nove anni, termineranno formalmente nelle prossime settimane mentre le ultime addirittura nel 2022. Gli operatori hanno insistentemente chiesto chiarimenti all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la speranza di poter ripercorrere lo schema già praticato nel 2016 con le scommesse sportive: allungare cioè i termini di scadenza della concessione attraverso il prolungamento delle garanzie fideiussorie, almeno in via provvisoria, prima di un’eventuale norma da approvare in Parlamento. Una decisione che consentirebbe di centrare due obiettivi: preservare le entrate erariali dal gaming online e presidiare il settore con un’ampia offerta legale. Rispondendo ad una specifica richiesta di Agipronews, l’Agenzia delle Dogane ha dichiarato di non poter rilasciare commenti, aggiungendo che l’amministrazione “sta lavorando sulla questione”.

ROMA - Nelle scorse settimane, era emersa la possibilità di introdurre la proposta di una proroga tecnica – fino al dicembre 2022, al fine di per allineare tutte le licenze - nell’ambito del Dl Rilancio ma l’ipotesi è rapidamente tramontata. Lo scenario futuro, salvo novità in Parlamento, vedrà un contenzioso tra operatori – che impugneranno davanti al Tar la nota con la quale Adm ufficializzerà la fine delle concessioni – e Amministrazione, per il differente trattamento nei confronti dei concessionari sportivi. Nel frattempo, si attende l’avvio a pieno regime delle 66 “nuove” licenze online, assegnate per 200mila euro e in scadenza tra meno di due anni e mezzo, il 31 dicembre 2022. Alcuni operatori (pochi per la verità) sono partiti, altri – specialmente esteri - stanno valutando la reale convenienza di un mercato nel quale la strategia degli ultimi Governi è fondata sull’aumento delle tasse e sul varo di continue restrizioni. Diventa sempre più probabile una ripresa del costoso mercato delle licenze di seconda mano, che potrebbe far incontrare da un lato gli operatori con la comunitaria in scadenza e dall’altra i player non ancora pienamente convinti di voler gestire un business italiano. Dal primo gennaio 2023, infine, saranno in vigore solo le 40 licenze per il gioco online previste dalla legge di Bilancio 2020, introdotte dall’emendamento del senatore Endrizzi (M5S): nove anni di attività, base d’asta 2,5 milioni di euro.
NT/Agipro

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