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Attualità e Politica

15/11/2019 | 18:33

Giochi in Emilia Romagna, Astro: "Stop a iniziative estemporanee, prosegua il confronto con le istituzioni"

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emilia romagna giochi astro

ROMA - L'associazione Astro condivide la posizione della Federazione Italiana Tabaccai e del Sindacato Totoricevitori Sportivi espressa sul caso Emilia Romagna. «Tra continui aumenti di preu e normative locali espulsive - si legge in una nota - mai come in questo momento il settore del gioco pubblico deve valutare ogni iniziativa con il rigore che il momento richiede: iniziative estemporanee e fughe in avanti di alcune realtà non portano da nessuna parte ma, anzi, rischiano di generare confusione e alterare la normale interlocuzione con le istituzioni che prosegue senza soluzione di continuità». Per questo «Astro continuerà a percorrere la strada del confronto e del dialogo istituzionale con la Regione Emilia Romagna. Ogni iniziativa che esuli da questo approccio, pertanto, verrà valutata come extrema ratio e intrapresa laddove vengano coinvolte tutte le associazioni storicamente e maggiormente rappresentative del settore».

Poche ore fa, la Federazione Italiana Tabaccai e il Sindacato Totoricevitori Sportivi hanno diffuso una nota critica nei confronti delle iniziative intraprese nelle ultime settimane. «Alcune realtà che invocano la piazza e chiedono senza sosta audizioni al Presidente e ai Consiglieri Regionali non fanno altro che aumentare la confusione e complicare la normale interlocuzione tra le parti sociali e la politica locale», hanno scritto Fit-Sts. «In un momento delicato che porterà, a breve, alle prossime elezioni politiche regionali, alzare continuamente il tono dello scontro potrebbe rivelarsi controproducente, con effetti potenzialmente letali per le nostre imprese. Ribadiamo con forza che le Associazioni Sindacali storicamente e maggiormente rappresentative del settore continueranno a dialogare con la politica per scongiurare gli effetti di una Legge che punisce imprese e lavoratori che operano nella legalità, su mandato dello Stato. Saranno queste e solo queste a decidere se e quando manifestare in piazza il proprio dissenso, qualora la via della ragionevolezza, da parte della politica locale, venisse definitivamente meno». RED/Agipro

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