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Attualità e Politica

17/01/2020 | 17:27

Relazione DIA primo semestre 2019: "Giochi e scommesse, da criminalità organizzata spiccata vocazione transnazionale"

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relazione dia giochi scommesse

ROMA - «La spiccata vocazione transnazionale della criminalità organizzata italiana si riflette anche nel settore delle scommesse online». È quanto scrive la Dia nella relazione relativa al primo semestre 2019 trasmessa in Parlamento. Particolare rilevanza hanno gli interessi delle cosche a Malta, «uno Stato con una normativa che consente di realizzare in modo agevole le attività connesse al riciclaggio di capitali illeciti, concretizzate dalle organizzazione mafiose, in particolar modo, nel settore delle scommesse on line». Le varie attività investigative condotte recentemente «indicano che Cosa nostra e la ‘ndrangheta sfruttano maggiormente le opportunità offerte dal settore delle scommesse illegali». La Dia ricorda il sequestro, effettuato il 27 gennaio 2019, «di quattro società con sede a Malta riconducibili ad un imprenditore che avrebbe realizzato una rete di agenzie di scommesse abusive in collegamento con l’articolazione di Cosa nostra di Partinico (PA). La misura scaturisce dagli esiti dell’operazione “Game Over” che nel gennaio 2018 aveva portato alla luce una rete di agenzie di scommesse abusive, dedite ad attività di riciclaggio di denaro proveniente dal gioco illecito, realizzato con la costituzione di società con sede all’estero e, appunto, anche a Malta». Ad aprile 2019, si legge ancora, a Malta «è stato rintracciato e arrestato un latitante barese, cugino dei fratelli Martiradonna, che, a seguito della inchiesta “Galassia” della D.D.A. di Reggio Calabria condotta, nel novembre 2018, dalla DIA e dalla Guardia di finanza, era ritenuto al vertice di un’associazione criminale attiva nel settore del gaming on line». L'attività investigativa ha fatto emergere «l’interesse delle consorterie mafiose delle varie matrici nel settore dei giochi on line, con la costituzione di una rete di società operanti tra l’Italia, Malta, la Romania, Curaçao e le Isole Vergini». LL/Agipro

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