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Attualità e Politica

26/04/2018 | 15:43

Caso Liguria, Pastorino (Rete a Sinistra): “L'accordo Stato-Regioni non pregiudica la legge del 2012. Ora attenzione ai mini-casinò”

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ROMA - «Ci sono stati cinque anni per prepararsi all'applicazione della legge del 2012 e prevedere le difficoltà che molti esercenti avrebbero avuto con il taglio degli apparecchi di gioco, ma non si è fatto nulla. Così l'anno scorso si è arrivati alla sospensione della legge». Lo ha ricordato Giovanni Battista Pastorino (Rete a Sinistra & liberamente Liguria) durante l'odierna seduta del Consiglio Regionale ligure, chiamato ad approvare la proroga della sospensione della norma firmata sei anni fa dalla Giunta Burlando.
«La legge era sicuramente perfettibile – ha proseguito Pastorino - ma era già un passo importante nella lotta ai fenomeni del gioco patologico. Ed era un testo che in Consiglio aveva ricevuto un favore bipartisan. La stessa Lega Nord, allora all'opposizione, esprimeva preoccupazione per i fenomeni della ludopatia. La legge poteva essere limata, ma i suoi effetti dovevano essere applicati».
Quanto all'accordo Stato-Regioni, a cui si ispira la Giunta, «non influisce in nessun modo sulla legge del 2012, attualmente sospesa. Nell'accordo è inserita una clausola che dà agli enti locali la possibilità di applicare norme più restrittive. E inoltre in questo accordo io vedo il pericolo della proliferazione dei mini-casinò, che possono essere insediati nel territorio indipendentemente dalla volontà dei comuni».
La proroga durerà a lungo, secondo Pastorino, visto che «il testo unico che dovrebbe sostituire la legge attuale non vedrà la luce in tempi brevi. Da parte della maggioranza non c'è stata una esatta valutazione del problema. Noi abbiamo presentato un nuovo progetto di legge, cercando di prendere la parte migliore di altre norme regionali, sia di centro sinistra che di centro destra. Ma tutto parte dall'applicazione della legge del 2012, che garantiva un percorso positivo sul tema».
MF/Agipro

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