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Ultimo aggiornamento il 01/07/2025 alle ore 19:00

Attualità e Politica

10/06/2025 | 12:56

Antiriciclaggio Uif 2024: 145mila segnalazioni di operazioni sospette, 9.547 arrivano dagli operatori del gioco (-20,6%)

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Antiriciclaggio Uif 2024: 145mila segnalazioni di operazioni sospette 9.547 arrivano dagli operatori del gioco ( 20 6)

ROMA – Nel 2024 sono arrivate “145.401 segnalazioni di operazioni sospette", con una "diminuzione complessiva del 3,3% rispetto all'anno precedente, in linea con la dinamica registrata nel 2023". Lo ha dichiarato il direttore dell'Unità d'Informazione Finanziaria per l'Italia (Uif), Enzo Serata, durante la presentazione del rapporto annuale per il 2024, stamattina a Roma presso la Banca d'Italia. Diminuiscono, si legge nel rapporto, “le segnalazioni dei prestatori di servizi di gioco”. Si tratta di 9.547 segnalazioni (il 6,6% del totale), in calo del 20,6% rispetto alle 12.023 del 2023. Arriva al 48% la percentuale di risposta degli operatori del gioco, entro sette giorni, alle richieste di informazioni inoltrate dalla Uif. 

Parlando del rischio di riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo, rileva il direttore Serata nel suo intervento, “il settore del gioco, soprattutto online, manifesta diverse criticità come l'alimentazione dei conti con fondi provenienti da carte prepagate ricaricate in contanti e intestate a soggetti tra loro collegati”. Gli accertamenti nel comparto del gioco, spiega il rapporto, hanno evidenziato “diverse debolezze negli assetti antiriciclaggio”, come “la disponibilità di un patrimonio informativo sulla clientela non commisurato ai rischi e limitati strumenti informativi per la rilevazione di potenziali anomalie”. Inoltre “non risultano sfruttate, ai fini della collaborazione attiva, le possibili sinergie derivanti dalla condivisione delle informazioni su clienti di società di gioco appartenenti al medesimo gruppo. In fase di acquisizione dei clienti da remoto, “non risultano sempre effettuati idonei riscontri sulla veridicità dei documenti identificativi forniti. Sono emerse carenze anche nella verifica di “potenziali anomalie legate all’uso di strumenti di pagamento diversi dal contante, quali l’impiego di carte di pagamento non intestate al titolare del conto di gioco”. Si è riscontrato, infine, “lo scarso coinvolgimento di agenti e punti vendita di ricarica nella rilevazione di operazioni potenzialmente sospette da parte della clientela”. “Approfondimenti basati sull’utilizzo delle comunicazioni oggettive relative alle operazioni in contanti per finalità di controllo – conclude il rapporto –  hanno consentito di avviare verifiche ispettive su due prestatori di servizi di gioco, beneficiari di rilevanti trasferimenti provenienti da carte di pagamento, a loro volta ricaricate prevalentemente in contanti e intestate a soggetti apparentemente collegati.

DVA/Agipro

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