Attualità e Politica
11/11/2022 | 16:36
11/11/2022 | 16:36
ROMA - Stop al bando di gara per la vendita di Global Starnet, previsto nelle prossime settimane, sospensione dell’ordine di chiusura dell’attività fissato per il prossimo 31 dicembre, via alla lunga attesa della sentenza della Corte di Cassazione, a questo punto decisiva. Sono gli effetti più immediati della clamorosa ordinanza con la quale il Consiglio di Stato ha sospeso questa mattina l’esecutività della sentenza che aveva stabilito la decadenza della concessione di Global Starnet. Il complesso confronto istituzionale in corso nelle ultime settimane è stato dunque superato dai giudici di Palazzo Spada, che hanno riconosciuto nella vertenza i requisiti di «eccezionale necessità e urgenza» per la sospensione di una sentenza precedente. I giudici hanno riconosciuto che «il massimo periculum nella vicenda in esame è evidente». La decadenza della concessione e lo stop dell’attività previsto il 31 dicembre avrebbero comportato infatti «uno svuotamento sostanzialmente totale della consistenza economica degli asset della società». Un rischio che va evitato «fino alla conclusione del contenzioso», scrivono i giudici, visto che al momento la società viene gestita da amministratori giudiziari e quindi «si rende necessario tutelare anche l’interesse pubblico connesso a tale amministrazione giudiziaria». Ecco quindi che, secondo fonti vicine al dossier interpellate da Agipronews, già dai prossimi giorni si assisterà ad una decisa frenata nel processo decisionale sul futuro di Global: sarà sospeso l’ordine di chiusura dell’attività che Adm aveva fissato al 31 dicembre, quindi la società potrà continuare ad operare anche nel 2023.
Va poi in stand-by l’ipotesi di un bando di gara – aperto ai soli soggetti con i requisiti finanziari e tecnologici per la gestione di una società di apparecchi da intrattenimento (in pratica, i soli attuali concessionari slot) – sulla quale gli stakeholder si erano confrontati negli ultimi tempi. Un tavolo di lavoro a cui partecipano Prefettura di Roma, sindacati dei lavoratori, Agenzia Dogane e Monopoli, amministrazione giudiziaria di Global Starnet, Tribunale di Roma e – come parte in causa – anche i legali del proprietario Francesco Corallo. Un po’ di respiro infine anche per i 170 dipendenti di Global Starnet, che dovranno attendere la sentenza della Cassazione per conoscere il proprio futuro. A meno che non si riesca a trovare nel frattempo una soluzione in grado di accontentare le (tante) parti in causa.
NT/Agipro
Foto credits wp paarz/Flickr CC BY-SA 2.0
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