Attualità e Politica
26/07/2019 | 15:08
26/07/2019 | 15:08
ROMA - Il pagamento del un prelievo erariale unico per le slot è dovuto anche «anche quando gli apparecchi da gioco non risultino muniti del nulla osta di distribuzione e del nulla osta di messa in esercizio». E' quanto ha ribadito la Quinta Sezione Civile della Corte di Cassazione, che ha confermato le sanzioni elevate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nei confronti di un gestore di Barletta. La Commissione tributaria regionale della Puglia aveva riformato la pronuncia della Commissione tributaria provinciale di Bari, basandosi sul «presupposto dell'effettivo funzionamento dell'apparecchio dell'anno 2009». La Cassazione, invece, ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, evidenziando che «nel periodo in contestazione (anno d'imposta 2009) il PREU è dovuto anche per gli apparecchi privi del nulla osta o illecitamente messi in funzione. Soggetti obbligati sono infatti l'installatore e, a titolo di responsabilità solidale, il possessore dei locali ove essi sono installati», ricorda la Cassazione. L'Amministrazione, inoltre, ha sottolineato che «l'apparecchio era stato trovato "acceso e funzionante" al momento del primo accesso dei verbalizzanti in data 7 marzo 2009 e che il relativo verbale di accertamento fa piena prova». E' «irrilevante ai fini dell'accertamento del PREU», il fatto che al «secondo accesso, in data 11 marzo 2010, l'apparecchio sequestrato era risultato sprovvisto della scheda di gioco. La circostanza che l'apparecchio sia risultato privo di scheda al momento del sopralluogo per la lettura dei contatori non esclude affatto che la macchina, totalmente sconosciuta all'anagrafe dell'amministrazione fiscale, abbia funzionato in un periodo precedente rispetto al sequestro, dal momento che è stata rinvenuta allacciata alla rete elettrica e contenente moneta, a riprova del passato funzionamento in spregio a tutte le norme poste a garanzia della legalità».
La Cassazione ha dunque rigettato il ricorso originario del gestore.
SA/Agipro
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