Attualità e Politica
22/07/2021 | 15:06
22/07/2021 | 15:06
ROMA - Cercare una «soluzione equilibrata» per il settore dei giochi e dei suoi lavoratori «in attesa dell’imminente riordino nazionale». È quanto chiede l'associazione As.tro in una lettera inviata alla consigliera dell'Emilia Romagna, Manuela Rontini (PD), al governatore Bonaccini e al Consiglio regionale. La nota arriva all'indomani dello stop all'emendamento presentato all'assestamento di bilancio che chiedeva di modificare l'efficacia del distanziometro previsto dalla legge regionale contro il gioco patologico. La consigliera aveva espresso la sua contrarietà alla proposta di modifica. Secondo As.tro la lettura data dalla Rontini sul fenomeno della ludopatia - citando un'indagine telefonica della Ausl di Piacenza - è del «tutto insufficiente per giustificare la chiusura di attività imprenditoriali legalmente avviate e le ricadute occupazionali» causate dalle legge. «Gli imprenditori che rappresentiamo sono stremati dalle continue vessazioni che gli vengono imposte - scrive il presidente di As.tro, Massimiliano Pucci - e preferirebbero confrontarsi con una classe politica che si assuma una volta per tutte la responsabilità di portare fino in fondo le proprie istanze proibizioniste (aprendo così un serio confronto parlamentare sui pro e i contro della legalizzazione) che sta tenendo precariamente in piedi gli operatori del gioco legale soltanto per non perdere la possibilità di esibirne all'occorrenza lo scalpo».
As.tro ricorda che di recente, dopo il ricorso presentato da un operatore, anche il Consiglio di Stato ha richiesto una relazione dal Comune di Bologna per verificare se l'applicazione del distanziometro determini un effetto espulsivo delle attività di gioco. «Approfittiamo di questa occasione per tendere nuovamente la mano - conclude As.tro - per favorire l’apertura di un dialogo costruttivo con Lei e con l’intero Consiglio Regionale, affinché possa trovarsi una soluzione equilibrata che consenta quantomeno di concedere un periodo di respiro ai titolari e ai dipendenti delle sale giochi e delle sale scommesse, in attesa dell’imminente riordino nazionale del settore».
RED/Agipro
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