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14/03/2023 | 15:30

Enada, le associazioni e il riordino: “Dobbiamo lavorare insieme, su delega fiscale serve chiarezza”

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Enada le associazioni e il riordino: “Dobbiamo lavorare insieme su delega fiscale serve chiarezza”

ROMA – Unità e coesione sono le parole chiave che hanno caratterizzato il convegno delle associazioni nel settore del gioco, organizzato da SAPAR nella prima giornata di Enada Primavera alla Fiera di Rimini. E' stata infatti sottolineata, da parte di tutti gli esponenti presenti al dibattito, la necessità di lavorare insieme su temi delicati come la legge sul riordino dei giochi. “A questo tavolo siamo tutti d'accordo: il riordino serve da anni – ha detto l'avvocato Geronimo Cardia, presidente di Acadi – Il modo in cui lo si fa, però, cambia. Se lo si fa bene si sistemano le cose, il comparto industriale di imprese italiane e straniere va avanti. Se lo si fa in un altro modo il comparto cambia, diventa diverso. Quello che è in ballo in questi giorni è la valutazione del futuro di tutti quanti noi”. La speranza di Cardia, quindi, è che “il grande lavoro di tutti porti a una soluzione di sostanza”. Per quanto riguarda l'aspetto giudiziario, legato alle numerose sentenze negative per gestori ed esercenti che hanno portato a svariate chiusure, il presidente di Acadi ha chiosato: “Mi aspetto un 2023 in cui, sotto il profilo giudiziario, sia consentito agli operatori di rimanere aperti”. Il riferimento di Cardia è alle situazioni “calde” in Trentino alto-Adige, Emilia Romagna e Lazio, dove i provvedimenti degli enti locali sono ora all’analisi dei giudici amministrativi.

La delega fiscale è un aspetto delicato anche per Domenico Distante, presidente di Sapar: “Mi auguro che ci si possa confrontare con chi ha fatto questa delega per chiarire alcuni punti che non sono chiari”. Il modo migliore per arrivare pronti al confronto con le istituzioni, è quello di “giocare tutti insieme sullo stesso tavolo”. “Il mio sogno è di avere un riordino nazionale in cui si possa lavorare tranquillamente - ha aggiunto -. Abbiamo sempre detto che c'è spazio per tutti quanti: concessionari, gestori ed esercenti. La speranza è di poter continuare assieme, in modo da dire la nostra ai tavoli decisionali”. Per quanto riguarda l'idea di rimuovere le slot dai bar, la risposta di Distante è chiara: “Io non lo accetto, e non faremo sconti a nessuno”.

Sulla stessa linea è anche Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp-Fipe: “La legge delega va letta e commentata più volte, cambiata in caso in alcuni punti con un lavoro comune delle rappresentanze del settore.  L'unica osservazione negativa che faccio subito è sul continuare a vedere il distanziometro come soluzione assoluta nella lotta alle patologie del gioco. Tanti studi hanno messo già nero su bianco che questo non è lo strumento principale”. In conclusione, anche per Cangianelli, è già chiaro che “molti obiettivi sono condivisi” e sul riordino “serve un lavoro di coalizione”.

RED/Agipro

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