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Attualità e Politica

08/07/2015 | 17:48

Gaming Executive Summit a Barcellona, Di Feo (AD Active Games): “Il gioco responsabile nuova frontiera per l’industria”

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Gaming Executive Summit BARCELLONA DI FEO Active Games

BARCELLONA - Seconda e ultima giornata al Gaming Executive Summit (Ges), l’evento che raduna i manager del settore online. Paolo Di Feo, amministratore  di Active Games, riassume così gli ultimi interventi: “E’ chiaro che a livello internazionale c’è molta più attenzione a elementi che per noi in Italia sono dettagli, perché in un mercato che nel complesso vale 100 volte il nostro e genera profitti ancora più importanti, la partita è su un altro livello. La parola che userei per commentare i contenuti della conferenza di Barcellona è “consapevolezza”: grazie a strumenti di misura sofisticati, si inizia ad esempio a capire come usare Facebook ma anche i suoi limiti. Un aspetto che in Active Games abbiamo imparato a nostre spese essendo un focus importante del nostro gruppo”. Tutta l’industria sembra diretta verso la promozione di forme di gioco responsabile, senza confini: “C’è sempre più attenzione – prosegue Di Feo - a creare brand "responsible" con campagne non demonizzanti e di qualità. Il trend della regolazione, intanto, continua in tutto il mondo: paesi come Nigeria e Colombia hanno partecipato al Ges e stanno mettendo in piedi progetti che traggono profitto dagli errori dei nostri”. In futuro, tutto ruoterà attorno alla tecnologia e al marketing: “Customer relationship management (Crm) e tecniche di acquisizione – sostiene - sono sempre più sofisticati e - specie sul mobile - anche fare marketing richiede tecnologia e capacità di elaborare i dati. Manager e team di esperienza, che sanno come e dove spendere, possono contare più del budget. Un euro speso bene può valerne 1000 spesi vecchio stile, le agenzie di marketing fanno fatica a capire il settore e si devono specializzare, mentre chi ha il know-how se lo tiene stretto. La potenziale acquisizione di bwinparty è anche un modo di prendersi uno dei pochi centri di know-how che ci sono nel mondo. Poi, dove non arriva la regolazione si arriva col social, coi fantasy e coi virtual. Le nuove generazioni hanno inconsapevolmente fatte proprie le idee del filosofo tedesco Fichte: ormai non c’è distinzione tra virtuale e reale”.
FP/Agipro
 

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