Attualità e Politica
13/11/2025 | 16:30
13/11/2025 | 16:30
ROMA - Tutto liscio nel d-day del nuovo regime online. Da questa mattina alle 7, per motivi tecnici, sono entrate in vigore le nuove concessioni rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, il cui avvio era previsto formalmente per la mezzanotte. Aumentano i costi per i concessionari e le garanzie per i clienti, mentre diminuisce drasticamente il numero di siti autorizzati attivi. I 46 operatori che hanno deciso di acquisire 52 concessioni (il massimo consentito è 5 a testa) hanno versato 7 milioni per ciascun titolo – un record in Europa – facendo schizzare l’incasso dell’Erario a 364 milioni complessivi. Superate le stime del Mef, che aveva previsto entrate pari a 350 milioni di euro. La svolta – nella direzione di una maggiore sicurezza del business – sta nello stop alla raccolta tramite le “skin”, i siti affiliati ai concessionari, nel rispetto della norma che prevede un unico dominio per ciascuna licenza. Diverse centinaia di siti hanno dovuto sospendere la raccolta, gli “highlander” autorizzati saranno quindi 52 in tutto: una platea ridotta, che faciliterà controlli e verifiche al regolatore. Diverse le novità introdotte dal nuovo regime in materia di tutela dei giocatori. Restano in vigore e vengono rafforzate le norme per l’autoesclusione dei giocatori e per l’individuazione di limiti temporali e finanziari di spesa. Per aprire un conto, gli utenti potranno usare anche Spid e Carta d’identità elettronica, come previsto da un decreto Adm di due giorni fa. Il mercato italiano del gioco online è il secondo per dimensioni in Europa, dopo quello del Regno Unito. Nel 2024 la spesa ha raggiunto quota 5 miliardi, suddivisi tra prelievo tributario (1,1 miliardi) e ricavi della filiera (3,8 miliardi). Nel 2025, è prevista un’ulteriore crescita, fino a sfiorare i 6 miliardi di euro. L’introito per lo Stato potrebbe ammontare a 1,5 miliardi di euro. Lo “switch” delle concessioni farà sparire dal mercato online diversi marchi internazionali, che hanno scelto di non acquisire la nuova licenza: i più noti sono Betway, Unibet, Betaland, Betn1, 1xbet.
NT/Agipro
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