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Attualità e Politica

04/05/2022 | 09:45

Ippica, gli operatori in Senato: "Settore in crisi profonda, riforma è necessaria per il rilancio"

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Ippica operatori Senato riforma

ROMA - «Ormai da tempo si parla di una riforma dell'ippica italiana, che attraversa una crisi profonda». Per il settore «questa legge è necessaria»: lo ha detto Ottavio Di Paolo, presidente dell'Associazione Nazionale Galoppo (ANG) e dell'Associazione Nazionale Allenatori Galoppo (ANAG), nel corso di un'audizione in Commissione Agricoltura al Senato sul ddl sull'Istituzione dell'Agenzia autonoma per l'ippica e disposizioni per la riforma del settore.
La questione più spinosa «è quella legata ai pagamenti: oggi non è più pensabile di poter gestire un'attività economica con dei pagamenti a 12 mesi, quando gli esborsi economici per i cavalli vanno fatti ogni giorno. Qualsiasi tipo di investimento in questo settore è antieconomico», ha sottolineato, spiegando anche che «il montepremi attuale delle corse in Italia è troppo basso e non si sono creati dei meccanismi virtuosi per cercare di farlo aumentare: questo ha portato sicuramente a un abbassamento della qualità dei cavalli nel nostro circuito». Un altro punto riguarda gli ippodromi. «L'Italia vanta una cultura ippica di assoluto rispetto e vanta delle strutture meravigliose, ormai in totale decadenza. La gestione degli impianti è molto importante: se un'impresa che gestisce l'ippodromo ma non ne ha la proprietà, non ha interesse a investire nella struttura», ha spiegato. 

Il presidente dell'Unione Italiana Fantini, Luca Maniezzi, chiede invece maggiore attenzione «alla sicurezza dei cavalli e dei fantini» negli ippodromi e sollecita la riapertura della scuola allievi fantini. Da non dimenticare l'allevamento, che «è l'anello più importante dell'intera filiera ippica», ma il quadro attuale «è molto preoccupante. Ci sono moltissime difficoltà», ha aggiunto poi Stefano Luciani, presidente dell'Associazione Nazionale Allevatori Cavalli Purosangue (ANAC). «Su tutta questa situazione pesa il ritardo del pagamento dei premi al traguardo, che è probabilmente il padre di tutti i problemi attuali», ha spiegato. 
Infine gli operatori, ha concluso Di Paolo, auspicano anche «una buona e corretta comunicazione del settore» e degli eventi che vengono collegati alle corse», ha continuato. «L'agenzia autonoma che possa gestire l'ippica è quello che noi tutti auspichiamo: siamo convinti che l'impostazione del ddl sia corretta perchè per la prima volta nell'organizzazione sono state previste delle figure tecniche. L'ippica deve tornare ad essere un asset importante».
MSC/Agipro

Foto Credits Michael Miloserdoff CC0 1.0

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