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Attualità e Politica

28/09/2015 | 11:39

Legge di stabilità, Ughi (Obiettivo 2016): «Dallo Stato norme schizofreniche che non aiutano solidità del settore»

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Legge stabilità 2016 Ughi Obiettivo 2016

ROMA - «Se siamo arrivati a questo punto è a causa degli organi dello Stato che non si sono assunti le proprie responsabilità e che stanno distruggendo valore per le imprese nazionali di gioco, costrette ad aggregarsi e fondersi tra loro: i grandi player si riuniscono e fagocitano i più piccoli, perchè lo Stato italiano - con le sue norme non chiare e schizofreniche - non ha dato solidità alle imprese». E' il commento di Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, in merito alle recenti indiscrezioni sulla prossima legge di stabilità. «Lo Stato ha dimostrato di non avere la forza di far chiudere le società transforntaliere e, nel sanare la loro posizione, ne ha incrementato il valore: è imbarazzante vedere che le imprese italiane invece hanno perso valore. Lo Stato deve fare ammenda, riconoscere le proprie colpe e non 'pestare i piedi' ai propri contrattualizzati che finora hanno contribuito agli incassi dell'erario», ha spiegato Ughi ad Agipronews. 
Per quanto riguarda una eventuale proroga delle concessioni delle gare delle scommesse sportive, «dal punto di vista della norma, è necessario che ci sia una nuova gara» anche perchè è facile pensare che «la proroga non sarà ammessa a livello comunitario, la Corte di giustizia UE risponderà in maniera diversa: più volte i giudici di Bruxelles hanno confermato che le gare ci devono essere». La proroga, ha aggiunto Ughi, «non darebbe la possibilità ai nuovi player di entrare nel mercato e tanti piccoli operatori sarebbero obbligati a continuare a lavorare con i contratti in essere, mentre invece «gli operatori dovrebbero poter scegliere il concessionario che gli dà più garanzie» e, in caso di estensione dei termini, potrebbero essere «costretti a ricorrere alla Corte di giustizia europea per rivendicare i propri diritti». MSC/Agipro

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