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Ultimo aggiornamento il 03/12/2024 alle ore 16:00

Attualità e Politica

09/10/2024 | 16:42

Manovra 2025 e giochi, al vaglio del Governo misure per oltre 400 milioni di euro: proroga biennale concessioni, quarta estrazione Lotto e SuperEnalotto, sanatoria scommesse

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Manovra 2025 e giochi al vaglio del Governo misure per oltre 400 milioni di euro: proroga biennale concessioni quarta estrazione Lotto e SuperEnalotto sanatoria scommesse

ROMA - Proroghe delle concessioni, conferma della quarta estrazione Lotto e SuperEnalotto, mini sanatoria scommesse, regolamentazione delle sale per partecipare agli e-sports, chiusura della lunghissima querelle legale sui 500 milioni “una tantum” che Matteo Renzi impose nel 2015 alla filiera degli apparecchi. Il Governo sta studiando il pacchetto giochi da inserire in Manovra, che potrebbe portare nelle casse pubbliche attorno ai 400 milioni di euro. Niente di definitivo per ora, ma il dossier sta prendendo forma. Secondo quanto apprende Agipronews, sarebbe confermata la possibilità per gli operatori dei giochi pubblici – apparecchi slot&Vlt e scommesse - di richiedere la proroga biennale (onerosa) delle concessioni fino al 31 dicembre 2026. Il riordino, su cui stanno continuando a lavorare Mef e regioni, non sarà completato in tempi brevi e non è possibile allo stato attuale procedere in altri modi se non attraverso l’allungamento delle attività. La stessa possibilità – ma solo per pochi mesi - sarà estesa anche agli attuali concessionari online, dal momento che la gara per le concessioni potrà essere pubblicata non prima di fine anno. Impossibile quindi procedere con le assegnazioni entro il 31 dicembre ed ecco la necessità di estendere la durata delle licenze per il tempo necessario ad assegnare i titoli. Anche in questo caso la proroga sarebbe onerosa, da calcolare secondo il giro d’affari dei concessionari. Da queste misure, il Governo mira ad incassare almeno 250 milioni di euro all’anno.

La quarta estrazione settimanale del venerdì di Lotto e SuperEnalotto (introdotte per aiutare le popolazioni colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna) diventerà poi strutturale, per consentire un incasso di almeno 100 milioni di euro l’anno allo Stato. Tra le misure allo studio, anche una sanatoria delle agenzie di scommesse prive di concessione: una strada che il Mef ha già percorso con successo nel 2015 e 2016, ottenendo il risultato di far emergere circa 2500 punti vendita fino ad allora fuori dal circuito legale. Quasi dieci anni fa, gli operatori dovettero versare 10mila euro una tantum e due rate per l’imposta unica arretrata, mentre stavolta si ipotizza un solo versamento “tombale” che chiuda la partita dei bookmaker esteri con il fisco italiano.  Il gettito atteso si attesta attorno ai 50-60 milioni annui. Possibile anche la chiusura dell’infinita disputa sul versamento di 500 milioni “una tantum” che il governo Renzi impose alla filiera delle slot con la legge di Stabilità 2015: la causa tra Mef e operatori è rimbalzata tra Tar, Consiglio di Stato e Corte di Giustizia Europea e ora si pensa a chiudere la partita con una transazione, che potrebbe valere qualche decina di milioni di euro. Spunta infine tra le ipotesi allo studio una regolamentazione delle sale in cui si giocano gli e-sports online, anche queste al centro di controlli e sanzioni negli ultimi due anni, culminati con alcune sentenze che di fatto hanno imposto lo stop al business. Il settore ha bisogno di regole certe, sia fiscali sia organizzative, e il Governo potrebbe dunque decidere di intervenire.

NT/Agipro

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