Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 03/12/2025 alle ore 13:02

Attualità e Politica

03/12/2025 | 12:00

Ricerca I-Com, crescita costante del mercato dei giochi ma mancano regole uniformi: completare il riordino per aiutare il settore retail

facebook twitter pinterest
Ricerca I Com crescita costante del mercato dei giochi ma mancano regole uniformi: completare il riordino per aiutare il settore retail

ROMA – Il settore dei giochi pubblici, in Italia, è regolato da norme complesse e non omogenee sul territorio nazionale. Differenze fra singole Regioni e Comuni ostacolano gli investimenti nel settore e il lavoro degli operatori, creando incertezza soprattutto nel retail. Arrivare al riordino del gioco fisico, da affiancare a quello online, già completato, diventa quindi una necessità sempre più urgente, considerando anche l'importanza del retail nell'economia nazionale, che contribuisce all'1,1% del Pil. In questo quadro, la raccolta  totale del gioco continua a crescere, registrando un +515% dal 2004 al 2024 (da 25 a 157 miliardi di euro) con un aumento annuo medio del 6,6% e un +42% complessivo rispetto all'epoca pre-Covid. Nel 2024 la raccolta è aumentata di oltre 10 miliardi di euro se paragonata con il 2023 e i primi dati rilasciati dal Ministero dell'Economia per il 2025 confermano la tendenza positiva: la raccolta complessiva può superare i 160 miliardi per l’anno in corso con una proiezione fino a 200 miliardi entro il 2028. 

È quanto riporta la ricerca “Prospettive del settore dei giochi in Italia: fiscalità e interventi regolatori in vista del 2026”, realizzata dall’Istituto per la Competitività (I-Com), e presentata oggi nel corso di un dibattito promosso insieme a Brightstar Lottery.

Lo studio sottolinea il ruolo dell'Italia come uno dei più importanti mercati del gioco legale in Europa, sostenuto anche da una crescita costante della spesa lorda che, nel 2024, ha raggiunto 23 miliardi di euro, con un aumento dell'11% su base annua e del 18,5% tra il 2019 e il 2024.

Tra il 2004 e il 2024 sono aumentate anche le entrate erariali, con un +57,5%, passando da 7,3 a 11,5 miliardi di euro. Negli ultimi anni si registra una stabilizzazione, conseguenza della crescita del gioco online, meno tassato rispetto al retail. Un fenomeno che penalizza soprattutto il settore degli apparecchi da gioco che, nonostante questo, continua a rappresentare il 57% delle entrate erariali derivate dai giochi pubblici, fra slot e Vlt. Il sorpasso dell'online sul retail nella raccolta si è ormai stabilizzato (92 miliardi di euro contro 65,3) ma il gioco fisico continua ad essere preferito da due giocatori su cinque e rimane un asset economico importante:  l'impatto sull’economia italiana vale circa 20,8 miliardi di euro in valore aggiunto, con 147.000 lavoratori distribuiti in 85.000 punti autorizzati.

Lo studio di I-Com sottolinea infine come completare il riordino del gioco retail resti il nodo principale per il futuro del settore. Trovare l'intesa fra Governo, Regioni ed enti locali permetterebbe l'avvio delle gare per le nuove concessioni che porterebbero altri miliardi di euro nelle casse dello Stato, come dimostrano i 2,2 miliardi ottenuto con la recente gara del Lotto.

DVA/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password