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Ultimo aggiornamento il 08/12/2024 alle ore 20:32

Attualità e Politica

05/11/2024 | 11:35

Scommesse, prelievo 0,5% “Salvasport”: terminato il ricalcolo della tassa, i concessionari dovranno versare un conguaglio

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Scommesse prelievo 0 5Salvasport”: terminato il ricalcolo della tassa i concessionari dovranno versare un conguaglio

ROMA – Si avvia alla chiusura la lunga vicenda del prelievo straordinario dello 0,5% a carico dei concessionari di scommesse e destinato nel 2020 e 2021 al sostegno dei lavoratori del settore sportivo. L'Agenzia delle Dogane e Monopoli ha terminato il ricalcolo degli arretrati del fondo “Salvasport” e - secondo quanto appreso da Agipronews - sta inviando ai concessionari delle scommesse una comunicazione con il nuovo importo dovuto. La somma richiesta da Adm – che dovrà essere versata entro trenta giorni dalla comunicazione – riguarda il conguaglio a carico degli operatori per raggiungere i 40 (nel 2020) e 50 milioni di euro (nel 2021) di gettito previsti dalla norma. I tribunali amministrativi avevano annullato le precedenti modalità di calcolo – il prelievo doveva essere correttamente conteggiato sui ricavi e non sulla raccolta lorda - per gli operatori del “betting exchange”, che erano stati costretti a sospendere il gioco per l’eccessivo peso fiscale. All’appello sono dunque venuti a mancare dei fondi, diversi milioni di euro, che Adm sta chiedendo – in proporzione agli incassi - agli operatori di scommesse per completare la dotazione del “Salvasport”. Peraltro, alcuni concessionari avevano versato somme superiori al dovuto: per questi ultimi, l’Agenzia delle Dogane utilizzerà lo strumento della compensazione sui versamenti per l’imposta unica. 

LA VICENDA - Il prelievo era stato introdotto per sostenere i lavoratori dello sport di base dopo la prima fase della pandemia, e prevedeva un contributo dello 0,5% della raccolta scommesse per un importo complessivo di 40 milioni nel 2020 e 50 milioni nel 2021. Pochi mesi dopo il pagamento della nuova imposta, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - su indicazione di Corte dei Conti e Ragioneria di Stato – aveva cambiato l’interpretazione della norma: il prelievo sulla raccolta doveva essere calcolato e versato per tutto il periodo previsto (da maggio 2020 a dicembre 2021) senza considerare il tetto massimo dei 40 e 50 milioni annui. In sostanza, il prelievo doveva essere calcolato per tutto l’arco di tempo previsto dal decreto. Solo successivamente, l’Amministrazione avrebbe girato una parte di esso al fondo “Salvasport”. Da qui la richiesta degli arretrati, avvenuta attraverso una determina del gennaio 2023 a firma del direttore di Adm Marcello Minenna che aveva annullato, in autotutela, quanto stabilito circa un anno prima in merito al prelievo fisso dello 0,5% sulla raccolta. Immediato il ricorso degli operatori, che alla fine hanno ottenuto l’annullamento della richiesta. Il gettito mancato dal segmento del “betting exchange” ha però costretto Adm a muoversi in questi giorni per il recupero delle somme che mancano al raggiungimento dei 40 milioni per il 2020 e 50 per il 2021. 

NT/Agipro

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