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Attualità e Politica

05/02/2019 | 15:41

Ice a Londra, pubblicità dei giochi: no al proibizionismo all’italiana, Spagna e Inghilterra scelgono la strada delle regole (2)

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Dal nostro inviato a Londra - In Inghilterra, il tema della pubblicità del gaming è molto attuale, conferma Andrew Taylor, Policy Executive dell’Autorità inglese per gli standard pubblicitari. «Non c’è un’armonizzazione sul tema, siamo in giurisdizioni diverse quindi le soluzioni possono variare. Italia e Danimarca sono avanti nel proibizionismo, mentre qui nel Regno Unito preferiamo regolare: la procedura è lenta e progressiva. Industria, istituzioni e stakeholders si confrontano prima di varare le leggi. Stiamo facendo continuamente test e verifiche e siamo giunti alla conclusione che certamente alcuni tipi di pubblicità - in particolare con contenuti rivolti ai bambini o in orari televisivi in cui i minori guardano la tv - sono dannosi. Di questo siamo sicuri. Credo in ogni caso che un regime severo che responsabilizzi gli operatori sia meglio del proibizionismo assoluto».  A proposito di orari, contenuti e possibili limitazioni, Taylor ha aggiunto che «In Uk abbiamo restrizioni su dove, come e quando puo esserci pubblicità di gaming. Occorre ridurre al minimo l’esposizione dei bambini, incrociando i contenuti degli spot – alcuni dei quali hanno un chiaro appeal verso i più giovani - per proibire quello che può danneggiare i bambini. Per questo abbiamo deciso, ad esempio, di intervenire su spot di gioco con cartoni animati».

NT/Agipro

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