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Attualità e Politica

02/11/2015 | 16:18

Legge di stabilità, tecnici Senato: aumento preu e norme locali, incerte nuove entrate da slot e vlt

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legge stabilità servizio studi senato

ROMA - Le maggiori entrate per oltre un miliardo dai giochi non possono essere considerate certe, anche se la stima è fatta in maniera "prudenziale", in particolare considerando gli effetti dall'aumento del prelievo sulle slot e sulle Vlt e le conseguenze delle norme di carattere locale che limitano l'offerta degli apparecchi. E' quanto evidenziano i tecnici del Servizio di Bilancio del Senato nella nota di lettura che accompagna la legge di stabilità 2016. "Non è possibile riscontrare il carattere prudenziale della stima associata all'articolo 48 che è pari, si ricorda, a circa 1.107 milioni (di cui circa 507 milioni una tantum) per il 2016 e a 600 milioni a decorrere dal 2017", si legge nella nota.

Per i tecnici, le entrate derivanti dall'aumento del prelievo su slot e Vlt è associato a una "impostazione metodologica di tipo statico, in quanto si basa sul presupposto esplicito che l'ammontare di raccolta che ha avuto luogo nell'anno 2014 sia destinato a rimanere costante nel triennio 2016-2018, pur in presenza del previsto aumento del Preu. Tale andamento - dunque - non appare affatto certo, in considerazione del fatto che gli aumenti in parola incidono percentualmente in misura non trascurabile - per entrambi gli ambiti (newslot e VLT) - e che gli stessi non si possono traslare sui giocatori", si legge ancora nella nota.

Il Governo, evidenziano ancora i tecnici del Senato, "ha ricordato che, in mancanza di una specifica regolamentazione e in considerazione del diffondersi del gioco, taluni enti locali sono intervenuti, per arginare la diffusione territoriale degli apparecchi da gioco, affermando poi la necessità che lo Stato, che si riserva la gestione del gioco pubblico e gli Enti locali trovino un sistema di regole condivise. Si evidenzia che la relazione tecnica, pur facendo cenno alla problematica in questione, non considera i riflessi finanziari che potrebbero derivarne nella quantificazione esposta".
"Ai fini di una più completa valutazione della stima in relazione al possibile impatto dell'incremento del Preu sui destinatari, si rammenta che la legge di stabilità per il 2015 ha disposto per i medesimi soggetti il versamento di 500 milioni di euro. - prosegue la nota di lettura - Sarebbe opportuno conoscere i dati sugli incassi, considerato che le somme in parola, alla data odierna, dovrebbero essere state interamente corrisposte".

Dubbi anche sulle gare per scommesse, bingo e gioco online, che dovrebbero avere riferimenti temporali più precisi per l'avvio delle concessioni. L'ammontare derivante dalle gare "che viene quantificato complessivamente in oltre 500 milioni per l'anno 2016, non appare realizzabile in modo certo, dipendendo da una serie di fattori di varia natura. In primo luogo, in considerazione del tenore letterale della disposizione che, nell'indicare la data (1 maggio 2015) per la indizione della gara, utilizza la locuzione 'dal', la norma potrebbe consentire letture volte a rendere consentita l'indizione della stessa in una data successiva; a tale proposito, potrebbe essere opportuno riscrivere il periodo indicato, specificando la previsione dell'obbligo di avvio della gara entro la data indicata in modo più stringente. In ogni caso ad aver rilievo, per i profili finanziari, è la data di sottoscrizione dell'affidamento della concessione. Occorre tener conto che i tempi e l'esito della gara possono risentire di una pluralità di fattori: il rischio dell'insorgere di contenziosi e le conseguenze delle pronunce giurisdizionali; l'interesse e la convenienza degli operatori (le gare possono andare anche deserte)". FP/Agipro

 

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