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Attualità e Politica

14/10/2015 | 12:50

Contrasto al match fixing, Inglot (Sportradar): "Piena collaborazione con leghe sportive e autorità italiane”

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match fixing Inglot Sportradar

ROMA - Il contrasto alle irregolarità e alle truffe nello sport è una partita sempre aperta a in costante aggiornamento, ma l'Italia da tempo «ha mostrato un serio impegno per tutelare l'integrità delle gare». E' quanto dice ad Agipronews Alex Inglot, Responsabile Pubblic Affairs di Sportradar, che ricorda come già oggi le tre principali leghe calcistiche italiane, Serie A, Serie B e Lega Pro, abbiano un accordo proprio con l'organismo di integrity per tenere sotto controllo i match, grazie alle segnalazioni e al monitoraggio dei flussi «attraverso 450 operatori di scommesse in tutto il mondo, un sistema unico che si accompagna a dei workshop educativi con gli atleti di ogni squadra dei diversi campionati. Siamo inoltre in contatto continuo con le forze di polizia e le autorità sportive e pubbliche. Per questioni di riservatezza non posso fornire troppi dettagli, ma una cosa è sicura: continueremo a fornire supporto a enti sportivi e autorità, l'Italia è orgogliosa del suo patrimonio sportivo e vogliamo fare tutto il possibile perché continui a essere così».

Inglot ha ribadito che per svolgere al meglio il lavoro di contrasto al fixing sia necessario un livello di cooperazione ulteriore, sovranazionale. «La cooperazione è al centro della Convenzione di Macolin che invita l'Unione Europea e gli Stati extra Ue a lavorare insieme per proteggere l'integrità delle competizioni sportive in tutto il mondo - dice ancora - La cooperazione è anche al centro di tutto quanto fa Sportradar. Non possiamo vincere da soli. Nessuno può farlo. Attraverso la condivisione di strumenti, informazioni e alert di anomalie si riesce a mantenere alte le difese e anche a giocare d'anticipo su chi prova a truccare le partite».

Tecnologia e collaborazione possono, però, non essere sufficienti per sconfiggere definitivamente «una questione molto complessa e difficile. Ci sono diversi elementi che possono essere migliorati - aggiunge ancora Inglot - una maggiore comprensione dei meccanismi del fixing da parte delle parti interessate è fondamentale, anche per capire come poi le stesse risorse passino al finanziamento di operazioni criminali e al riciclaggio illegale. Servono inoltre leggi chiare e sanzioni severe per scoraggiare le possibili alterazioni, anche e soprattutto in Asia, dove alcuni Paesi devono ancora "venire allo scoperto"».

PG/Agipro

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