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Attualità e Politica

08/07/2015 | 15:17

Riordino Giochi: da senatori Pd progetto di legge che "riparte" da bozza delega fiscale

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mirabelli progetto legge Pd giochi

ROMA - Un disegno di legge che punta al riordino della disciplina dei giochi pubblici, come previsto dall'articolo 14 della delega fiscale, e a raccogliere in un unico provvedimento le disposizioni sui singoli giochi e sul riordino del prelievo fiscale. Questo l'obiettivo del progetto presentato al Senato da Franco Mirabelli e altri senatori del Pd. "Le misure introdotte dal disegno di legge - si legge nella relazione che accompagna il testo - sono mirate a tutelare i minori dalla pubblicità dei giochi e a recuperare i fenomeni di ludopatia, a vietare la pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive; a definire le fonti di regolazione dei diversi aspetti legati all'imposizione e ad armonizzare aggi e compensi spettanti ai concessionari; a riordinare la disciplina dei controlli e dell'accertamento dei tributi gravanti sui giochi, nonché il sistema sanzionatorio". Viene quindi confermato - sottolineano i senatori - "il modello organizzativo fondato sul regime concessorio ed autorizzatorio, ritenuto indispensabile per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi". 
L'impianto del provvedimento ricalca le ultime bozze decreto giochi della delega fiscale circolate nei mesi scorsi e prevede, tra le altre cose, il rilancio del settore ippico anche attraverso l'istituzione della Lega ippica italiana, l'applicazione di regole trasparenti ed uniformi sull'intero territorio nazionale in materia di titoli abilitativi all'esercizio dell'offerta di gioco, di autorizzazioni e di controlli, con adeguate forme di partecipazione dei comuni al procedimento di autorizzazione e pianificazione della dislocazione locale di sale da gioco e di punti vendita in cui si esercita come attività principale l'offerta di scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nonché in materia di installazione degli apparecchi idonei per il gioco lecito. In particolare, in merito al rapporto Stato-Enti locali, si ribadisce la riserva dello Stato in materia di giochi pubblici specificando che "nell’esercizio delle loro potestà normative ed amministrative, le Regioni e i Comuni conformano i rispettivi ordinamenti alle disposizioni della presente legge che costituiscono disposizioni di coordinamento nazionale in materia di gioco, astenendosi dall’introdurre misure o assumere azioni idonee a vanificare l’unitarietà del quadro regolatorio nazionale di fonte primaria in materia di giochi pubblici".

FP/Agipro

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