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Attualità e Politica

14/07/2016 | 16:29

Scommesse, Dl Enti locali: agenzie estere non autorizzate, Governo valuta emendamento per riaprire termini della sanatoria

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sanatoria scommesse dl enti locali

ROMA - Il Governo sta valutando la riapertura dei termini della sanatoria per i centri esteri di scommesse non autorizzati. Il condono, introdotto dalla legge di stabilità 2016, fissava al 31 gennaio la scadenza per la presentazione della domanda. La nuova “finestra” per la richiesta di regolarizzazione delle agenzie potrebbe riguardare, in particolare, i bookmaker che hanno già aderito alla sanatoria “in maniera rilevante" presentando un’istanza per “almeno 700 centri". La proposta, secondo quanto apprende Agipronews da fonti parlamentari, ricalcherebbe l'ordine del giorno al Decreto “Milleproroghe” presentato dalla senatrice Maria Spilabotte (Pd) nel febbraio scorso e già accolto dal Governo, in quel caso rappresentato dal Viceministro dell'Economia e delle Finanze, Enrico Morando. Secondo quanto si apprende, un operatore estero aveva presentato, a gennaio, un'istanza per condonare oltre 700 punti – perfezionandone però solo 50 con il pagamento dei 10mila euro previsti dalla legge - che sarebbe ancora in fase di valutazione da parte dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La riapertura dei termini – che il Governo sta valutando - potrebbe arrivare attraverso un emendamento al Decreto Enti Locali, al momento all'esame della Commissione Bilancio della Camera. Gli emendamenti di sintesi del relatore Antonio Misiani (Pd) e del governo dovrebbero arrivare, in Commissione, entro la seduta di  domani. La proposta di modifica conterrebbe, secondo quanto si apprende, anche una modifica dell'importo da versare una tantum per avviare la procedura, che potrebbe essere meno onerosa rispetto ai 10mila per ogni punto vendita fissati nelle due precedenti sanatorie e includerebbe un inasprimento delle sanzioni per chi continua a operare senza autorizzazione. 

La legge di stabilità 2016 aveva già previsto, per le agenzie di scommesse collegate ai bookmaker esteri che non avevano aderito alla sanatoria della precedente manovra, un’altra possibilità per regolarizzare la propria posizione, versando una tantum di 10mila euro e l’imposta unica pregressa. L’adesione, al tirar delle somme, ha riguardato 327 centri: 32 sono emersi come punti aggiuntivi della rete di un concessionario, 295 in quanto facenti parte della rete di raccolta di un bookmaker estero che ha inteso regolarizzare la propria posizione. Con la prima procedura di emersione, prevista in precedenza dalla legge di stabilità 2015, i punti sanati erano stati 2.192: di questi, 2.156 hanno definito favorevolmente la procedura versando, complessivamente, circa 44 milioni di euro, mentre per i restanti 36 soggetti sono ancora in corso di espletamento le verifiche degli importi dovuti. Per questi ultimi soggetti sono, comunque, stati versati complessivamente circa 400 mila euro. 
NT/Agipro

 

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