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Attualità e Politica

05/03/2015 | 11:38

Legge di stabilità, Stanleybet contro i controlli sui centri scommesse: "Chiameremo in giudizio i dirigenti Aams"

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stanleybet legge stabilita

ROMA - Si profila una nuova battaglia giudiziaria tra il bookmaker inglese Stanleybet contro l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La società di scommesse ha comunicato, in una nota, di aver inviato una diffida all'Amministrazione, in risposta ai controlli che Aams sta effettuando nei centri non autorizzati - compresi quelli collegati a Stanley - secondo quanto previsto dalla legge di stabilità riguardo alla sanatoria dei bookmaker sprovvisti di concessione. "Visto l’inizio dei controlli e dei procedimenti d’irrogazione delle relative sanzioni anche nei confronti di propri CTD - si legge nella nota - Stanley ha immediatamente reagito e notificato un nuovo atto stragiudiziale" ai dirigenti dell'Amministrazione. Il bookmaker ribadisce la discriminazione che avrebbe subito nell'ultimo bando di gara e anticipa la chiamata in giudizio dei dirigenti Aams "per i danni conseguenti alla violazione dell’obbligo di disapplicazione dell’art. 1, commi 643 e 644, della legge di stabilità 2015, per le parti che, in relazione alla specifica e peculiare posizione Stanley, confliggono con il diritto dell’Unione". La Corte di Giustizia Europea, sottolinea la società, "non ha mai detto che la gara del 2012 ha avuto carattere rimediale, e quindi le Autorità non hanno alcun titolo per chiudere i CTD degli operatori che erano stati discriminati, per i quali permane l’obbligo di disapplicazione di qualsiasi sanzione, anche penale". La citazione in giudizio riguarderà sia i dirigenti dei Monopoli, "sia i funzionari che hanno eseguito l’accesso ai locali di CTD Stanley, qualora il motivo dell’accesso sia stato l’applicazione di parti della legge di stabilità 2015 che confliggono con il diritto dell’Unione".  RED/Agipro

 

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