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Attualità e Politica

05/07/2016 | 10:42

WGES a Barcellona, Temmink (Commissione UE): «Nessuna armonizzazione normativa, al lavoro su standard tecnologici comuni»

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BARCELLONA - «La commissione UE non propone soluzioni per armonizzare le norme sui giochi in Europa. È un tema molto complesso dal punto di vista politico. A Bruxelles verifichiamo la conformità delle leggi nazionali al trattato, promuoviamo la cooperazione tra autorità nazionali, puntiamo a proteggere cittadini e consumatori e a prevenire il riciclaggio e le frodi sportive». Lo ha detto Harrie Temmink, Vice capo dell’Unità "Servizi di pubblico interesse" della Direzione Mercato Interno della Commissione UE, nel corso del World Gaming Executive Summit (Wges) in corso a Barcellona. La Commissione Europea sta lavorando su parametri tecnologici comuni nel gioco online e per questo chiederà al Comitato europeo per gli standard informatici (Cencelenec) di studiare una proposta che sarà poi inoltrata agli Stati membri UE e discussa. «Il testo non sarà vincolante per gli Stati europei - ha affermato Temmink - e avrà ancora bisogno di tempo per essere definito, ma l’obiettivo è arrivare a parametri condivisi, in particolare sulla tecnologia: in troppi Paesi è difficile ottenere licenze, ci sono regole diverse dalle altre giurisdizioni e ciò porta inevitabilmente a un contenzioso tra Commissione e Stati Ue in merito alle regole da adottare e al rispetto dei Trattati».

Uno dei compiti della Commissione UE è proprio quello di vigilare sul rispetto delle regole comunitarie: «È fondamentale che gli Stati membri rispettino alcuni principi generali e che le normative siano non discriminatorie nei confronti di operatori di altre giurisdizioni. Nel 2015 ci sono state 46 notifiche sul gioco online, con 24 risposte della Commissione europea: 16 commenti e 8 pareri motivati. Sette sono i casi di procedura d'infrazione pendenti verso altrettanti Stati europei per possibili violazioni del Trattato, altri 15 i casi aperti. Le priorità della direzione "Mercato Interno" sono di migliorare le risposte alle notifiche e aumentare la tutela per i consumatori» ha proseguito Temmink. Uno dei temi "caldi" sul tavolo dei regolatori europei è quello della normativa antiriciclaggio: Temmink ha sottolineato che gli Stati membri dovranno recepire i nuovi requisiti fissati dalla quarta direttiva della Commissione entro il 26 giugno 2017 e che nei decreti nazionali dovranno essere inclusi - pur con possibili deroghe - anche i giochi di sorte. NT/Agipro

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