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Attualità e Politica

13/10/2023 | 18:05

Giochi, centro dipendenze Gemelli (Roma): "La percentuale di giocatori che sviluppa una patologia è bassa"

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Giochi centro dipendenze Gemelli (Roma): La percentuale di giocatori che sviluppa una patologia è bassa

ROMA - Il Centro psichiatrico integrato di ricerca, prevenzione e cura delle dipendenze (Cepid) del Policlinico Gemelli Irccs di Roma ha avuto, dalla sua inaugurazione del febbraio 2023 "il 16% di accessi legato a problemi con il gioco d'azzardo patologico". Ad affermarlo è Marco Di Nicola, responsabile del Cepid del Gemelli, ai microfoni di Adnkronos Salute. 

Di Nicola prosegue affermando che va fatta "una differenza tra il gioco sociale e quello problematico. Il primo non comporta rischi, il secondo può portare al gioco d'azzardo patologico e alla ludopatia. Per fortuna la percentuale di giocatori che sviluppa il gioco patologico è bassa, ma dal punto di vista della prevenzione, come centro, ci occupiamo molto dei giovani perché sono la fascia più a rischio".

"Non è interessante capire la tipologia di gioco legata alla problematica - aggiunge -, ma se c'è un rapporto problematico e se la persona sviluppa una dipendenza al gioco che consegue a fenomeni di neuroadattamento, assuefazione e astinenza alla pari dei disturbi da sostanze".

Sull'identità delle persone affette da gioco patologico, Di Nicola spiega che "afferisce al Cepid è maschio nell'80% dei casi, di età media 45 anni e con un livello di scolarizzazione medio, ed è celibe nel 70% dei casi. Negli ultimi anni abbiamo visto una riduzione dell'età dei pazienti che arrivano con problemi di ludopatia".

"Se si può guarire da queste problematiche? Si - afferma convintamente Di Nicola -. E' però un percorso complesso e lungo, dove ci possono essere delle ricadute e dove l'approccio integrato con tutti gli strumenti terapeutici disponibili funziona. Serve poi la motivazione del paziente ed è rilevante il supporto della famiglia. Dall'avvio delle attività abbiamo curato 25 soggetti ludopatici. Quindi si può guarire, ma all'inizio serve anche l'aiuto dei familiari che devono monitorare la gestione del denaro del paziente. Uno step necessario per la sinergia di lavoro tra centro e chi sta accanto alla persona", conclude.

RED/Agipro

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