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Attualità e Politica

14/05/2024 | 11:40

Gioco online, il Mef spiega il decreto di riordino: “Aumenta contrasto a ludopatia, concessione da 7 milioni di euro accessibile anche per piccole e medie imprese”

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Gioco online Mef decreto riordino Aumenta contrasto ludopatia concessione 7 milioni euro accessibile piccole medie imprese

ROMA – Il decreto di riordino dei giochi online “dà maggiore certezza agli operatori, che potranno meglio programmare i propri investimenti e razionalizzare le proprie procedure”, e, tramite l’introduzione di limitazioni e di controlli informatici e tecnologici più stringenti, genererà “un netto miglioramento” del contrasto al gioco patologico. È quanto si legge nel documento del ministero dell’Economia, pubblicato nel Bollettino del Senato che contiene l’Analisi di impatto della regolamentazione (AIR) che accompagna il decreto legislativo, approvato nei mesi scorsi da Governo e Parlamento. 

TUTELA DEL GIOCATORE – Nel testo, il Mef sottolinea l’utilizzo di “strumenti di intelligenza artificiale e tecnologica dei big data” per individuare “gli indizi e le condotte di gioco a rischio compulsivo, aumentando anche il controllo nei confronti del gioco minorile”. Viene posto l’accento, inoltre, non solo sugli obblighi di comunicazione responsabile da parte degli operatori (ognuno dei quali dovrà investire ogni anno lo 0,2% dei suoi ricavi netti, per un massimo di un milione di euro), ma anche sulla possibilità di utilizzare strumenti di “responsible gaming”, per individuare l’effettiva consapevolezza del giocatore compulsivo e intervenire, tramite strumenti di monitoraggio del gioco in tempo reale, sui conti di gioco, sospendendo temporaneamente la possibilità di giocare. “In attesa che si realizzino i presupposti per il riordino delle reti fisiche”, prosegue il documento, il decreto di riordino “è finalizzato a razionalizzare, riordinare e semplificare la disciplina vigente in materia di gioco pubblico a distanza”, garantendo l’evoluzione delle reti di raccolta online e “assicurando la transizione dall'attuale contesto, che affonda le proprie radici nel 2009”. 

PVR e COSTO CONCESSIONI - Tra le maggiori innovazioni, vengono sottolineate la regolamentazione dei punti vendita ricariche (Pvr), “finora oggetto di disciplina meramente amministrativa”, la cui iscrizione all’Albo genererà un introito per l’Erario valutabile in 3 milioni all’anno tra il 2025 e il 2033, e la definizione delle regole per la gara per il rilascio delle concessioni dal costo di 7 milioni l’una, con entrate una tantum previste in 350 milioni di euro, oltre a ulteriori 100 milioni di euro l’anno derivanti dal canone di concessione.

IMPATTO SULLE PMI - Sempre in tema di costo delle concessioni, le simulazioni effettuate hanno mostrato che “l'incidenza sul margine al netto degli investimenti va dal 3,22% annuo del concessionario più grande e raggiunge circa il 20% per i concessionari molto più piccoli. In questa forbice ci sono 46 concessionari che diventano 52 se l'incidenza arriva al 30%”. Per questo, “i valori individuati non rappresentano una barriera all'ingresso non solo degli operatori esistenti ma anche di nuovi operatori di piccole e medie dimensioni, anche alla luce della forte remuneratività del settore”. Inoltre, “il provvedimento non genera impatti negativi sulla concorrenza”, ma, al contrario, “definendo regole certe, requisiti soggettivi e oggettivi generali e ordinariamente richiesti per motivi di sicurezza e di ordine pubblico, consente a tutti gli operatori presenti o interessati ad entrare nel settore di poter pianificare efficacemente strategie aziendali e finanziarie”.

MONITORAGGIO - Infine, il documento ricorda tutti gli enti impegnati nelle attività di monitoraggio, in particolare: Sogei, per le implementazioni delle infrastrutture tecnologiche da parte dei concessionari; l’Uif (Unità di informazione finanziari) e la Guardia di Finanza, per quanto riguarda la corretta attuazione della normativa antiriciclaggio; l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, per l'esatta attuazione degli adempimenti convenzionali; la Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia, per verificare l'andamento delle attività di gioco e i loro effetti sulla salute dei giocatori. 

AB/Agipro

Foto Credits MaxPixel Creative Commons Zero - CC0

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