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Attualità e Politica

10/01/2020 | 14:46

Trotto a Capannelle, chiesta l'archiviazione per Alemanno: “Sono contento, la nostra delibera ha salvato l'ippica romana”

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ROMA - Si chiude con l'archiviazione per l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e altri esponenti della sua giunta un procedimento aperto nel 2013 e riguardante l'Ippodromo delle Capannelle. Alemanno, insieme con l'ex vicesindaco Sveva Belviso e gli ex assessori Alfredo Antoniozzi, Davide Bordoni e Fabrizio Ghera, era stato iscritto nel registro degl indagati con l'accusa di abuso di ufficio sulla base di un esposto presentato dalla Federazione nazionale trotto e dall'Unione proprietari trotto. Al centro del procedimento, la decisione del sindaco di far confluire nell'ippodromo, da sempre destinato al galoppo, anche le attività del trotto, a rischio dopo la chiusura di Tor di Valle. La decisione era contenuta nella delibera numero 199 del 2013, fonte negli anni successivi di interminabili polemiche politiche e di strascichi giudiziari. Nel provvedimento, in sintesi, la giunta Alemanno prendeva atto della difficoltà di Hippogroup, società di gestione dell'ippodromo, di onorare il canone di affitto di circa due milione annui e stabilisce un drastico abbattimento, fino a 66 mila euro l'anno. 
 

A fronte di questa misura favorevole, l'Amministrazione capitolina richiedeva una serie di condizioni alla società di gestione. Una riguardava proprio il trotto. Come si legge nella delibera, si esigeva che «Hippogroup Roma Capannelle S.p.A., nella sua qualità di concessionario dell'impianto, sia disponibile ad assumere a proprio carico anche l'attività di organizzazione, presso l’impianto, delle corse al trotto, sostenendo i necessari investimenti ed in particolare apprestando la necessaria pista, nonché eseguendo preliminarmente gli altri lavori eventualmente occorrenti, secondo un progetto da presentare all’Amministrazione, al fine dell’ottenimento delle relative autorizzazioni amministrative». Altre condizioni facevano riferimento al concordato preventivo (se fosse stato ricusato, Hippogroup avrebbe dovuto pagare tutti i debiti al Comune) e al mantenimento del livello occupazionale. 

«Sono contento – ha detto Alemanno dopo l'archiviazione, richiesta dal pm di Roma, Erminio Amelio -  perché con quella delibera abbiamo salvato l'ippica a Roma che altrimenti rischiava di scomparire dopo la chiusura dell'ippodromo di Tor di Valle. Abbiamo fatto gli interessi della città e per fortuna anche la Procura lo ha constatato».

MF/Agipro

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