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Attualità e Politica

08/04/2020 | 15:24

Coronavirus, il capo della Polizia Gabrielli: “Far ripartire l’economia in sicurezza, rischio aumento gioco illegale”

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ROMA – Il rischio di crisi di “liquidità” per le piccole e le medie imprese, la sicurezza degli esercizi che hanno continuato la loro attività, la ripartenza dell’economia in un contesto di legalità. Sono i tre punti-chiave dell’intervento del capo della Polizia, Franco Gabrielli, nel documento di 8 pagine inviato dall’Interpol ai 194 paesi che fanno parte dell’organizzazione internazionale. Il pericolo è che le attività criminali possano sfruttare il momento di difficoltà di persone e imprese legato alla pandemia di Coronavirus. Riferendosi al settore giochi, Gabrielli ha sostenuto che «La chiusura delle sale giochi e l’interruzione delle scommesse sportive e dei giochi gestiti dai Monopoli di Stato potrebbero aumentare il ricorso al gioco d’azzardo illegale online così come la pirateria, con l’utilizzo di dispositivi illegali per avere accesso a contenuti multimediali offerti a pagamento da operatori privati».

Questa situazione di grande difficoltà può rappresentare «uno scenario di indubbio interesse per la criminalità organizzata» in vari settori, ha sottolineato ancora Gabrielli. Una delle situazioni più delicate da affrontare è, secondo il capo della Polizia, «il rischio di crisi di “liquidità” per le piccole e le medie imprese, che, in conseguenza della sospensione della loro attività, potrebbero non essere in grado di far fronte autonomamente ai propri pagamenti». Il capo della Polizia ha sottolineato come «la criminalità organizzata potrebbe, dunque, sfruttare il momento di difficoltà per insinuarsi nella compagine societaria apportando il denaro necessario o proponendo prestiti usurai. Al termine dell’emergenza, quindi, le associazioni criminali potrebbero aver inquinato l’economia, controllando imprese in precedenza non infiltrate».

La sicurezza degli esercizi che hanno continuato la loro attività è un altro aspetto molto sensibile, secondo Gabrielli: «Data la permanenza a casa, vi è stata una flessione dei reati predatori, che generalmente incidono in modo rilevante sulla percezione di sicurezza dei cittadini (furti in appartamento, rapine, borseggi).

La nostra attenzione si è particolarmente concentrata, quindi, alla tutela di tutte le attività commerciali rimaste operative come la piccola e grande distribuzione, le farmacie, le tabaccherie e le edicole. Campanelli di allarme sono state alcune recenti rapine perpetrate ai danni di farmacie e di tabaccherie, in particolare a Roma e Milano, complici le strade semi deserte e la possibilità di travisarsi dietro ad una semplice mascherina sanitaria». 

Una volta fatto fronte a queste emergenze, l’altra grande impresa sarà la seconda fase di questa situazione ovvero la ripartenza dell’economia in un contesto di legalità. Gabrielli ha stilato sei punti fondamentali affinché la criminalità organizzata non possa entrare in questo processo di rinascita del sistema produttivo: monitoraggio e le azioni preventive finalizzate alla tutela delle infrastrutture critiche; massimo impegno info-investigativo nel contrasto delle organizzazioni criminali di tipo mafioso; evitare che il deficit di liquidità, che può interessare imprenditori e intere categorie di cittadini, possa essere finanziato dalle organizzazioni criminali; i flussi di denaro destinati a rilanciare l’economia dovranno transitare nei legittimi circuiti economico-finanziari, tracciati e “controllati”; prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore delle grandi opere e il tema della tutela di informazioni sensibili relative potenzialmente ad un elevato numero di persone.

GB/Agipro

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