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Attualità e Politica

26/02/2019 | 12:42

On line, ricerca ISS: “I giocatori sociali sono il 40%, sul web comandano le scommesse sportive”

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ricerca iss gioco online

ROMA - In Italia il 5,5% della popolazione dichiara di usare internet anche per il gioco d'azzardo; oltre il 40% dei giocatori online è un giocatore sociale mentre il 24% presenta un basso rischio di dipendenza: sono i risultati che emergono dal Convegno internazionale sul gioco d'azzardo online, in corso all'istituto superiore di sanità di Roma, dove sono stati presentati alla comunità scientifica i risultati di una ricerca che ha coinvolto, oltre all'Italia, anche Canada, Francia, Germania, Polonia e Svizzera. La ricerca – che come specificano dall'Iss è basata su un campione non rappresentativo della società - ha l'obiettivo di caratterizzare l'internauta/giocatore d'azzardo e coloro che praticano altri giochi, di esplorare la sovrapposizione tra queste due tipologie di giocatore, e di confrontare i dati tra i diversi paesi. Il panel è composto da circa 21000 soggetti che si sono auto-selezionati, proponendosi volontariamente per la compilazione del questionario (condiviso con gli altri paesi che hanno partecipato all'indagine): di questi, almeno 6mila sono giocatori d'azzardo (il 36%) e 1500 sono paygamers (il 7%). «Tra i giochi più praticati on-line ci sono le scommesse sportive (51%), le lotterie (45%), il poker (28%) e le slot machine (21%)», ha spiegato Roberta Pacifici, responsabile scientifico della ricerca italiana.

«Ai giocatori d'azzardo online è stata posta anche una domanda aperta sui siti di gioco che venivano utilizzati», ha spiegato la Pacifici, per poter indagare l'incidenza del gioco su siti illegali. La maggior parte dei giocatori di scommesse sportive (79%) usa siti legali, come pure i giocatori di poker (73%) e delle lotterie (64%). Il 66% dei giocatori di scommesse ippiche che utilizza siti illegali ha un profilo di rischio, che sale al 76% per coloro che giocano alle scommesse sui mercati finanziari su siti illegali. «La ricerca per la prima volta affronta in maniera sistematica lo studio dei paygamers, un fenomeno che può avere dei profili di sovrapposizione con il giocatore d'azzardo online. Il panel di questi giocatori presenta più donne (52%), con una fetta importante di giovani 18-34», ha spiegato la dottoressa Pacifici. «I giochi pay to win che condizionano il pagamento del giocatore hanno una problematicità importante: bisogna prendere in considerazione il rischio di questi giochi, come se fossero d'azzardo», conclude.

MSC/Agipro

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