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Attualità e Politica

14/12/2020 | 15:46

Coronavirus, Ungaro (Italia Viva): "Impedire gli spot sul betting non è una buona idea. Ristori alle sale, vedremo se saranno sufficienti"

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 Coronavirus Ungaro (Italia Viva): Impedire gli spot sul betting non è una buona idea. Ristori alle sale vedremo se saranno sufficienti

ROMA - «Impedire gli spot sulle scommesse non è una buona idea». Anche Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva, è a favore della proposta lanciata dalla Federcalcio al Governo per reintrodurre la sponsorizzazione dal betting nel calcio. «Penso che, proprio nel tempo difficile che stiamo vivendo, impedire l'aiuto degli spot sul betting non sia una buona idea. Si tratta di impedire una modalità di gioco che, con le dovute garanzie contro le ludopatie, può prevenire malaffare e i canali di scommesse irregolari che spesso si possono incrociare nella rete» prosegue Ungaro ad Agipronews. «Nonché una modalità di sostegno di un settore che ha comunque – forse più altri – patito le conseguenze della pandemia sanitaria» continua ancora l'Onorevole.

E a proposito di aiuti, Ungaro ci tiene ad analizzare la situazione economica legata alla chiusura delle sale giochi, scommesse, casinò e bingo (compresi i corner nei bar) confermata anche nell'ultimo provvedimento del Governo: «Quanto inciderà tutto questo sull'economia futura del Paese? Negli ultimi 20 anni, la spesa totale per il gioco pubblico regolamentato è stata di 275 miliardi di euro. E le finanze statali hanno incassato 158 miliardi di euro. Sicuramente, nella contrazione del Pil che probabilmente si attesterà sulle due cifre, anche il settore dei giochi e delle scommesse inciderà per la sua parte. Al Governo e alla politica in generale il compito di far ripartire l’economia e in generale anche il settore del gioco, pulito e regolamentato, come si sta facendo in queste settimane con le erogazioni di aiuti a fondo perduto contenute nel decreto Ristori». 

«In merito alla dotazione di 3,8 miliardi di euro del Fondo Ristori, le risorse aggiuntive messe in campo negli ultimi mesi per far fronte alla pandemia sono ingenti - spiega l'Onorevole - ma vedremo se saranno sufficienti. Gli impieghi, ossia "interventi" consistenti in maggiori spese e in riduzioni di entrate, raggiungono l'importo di circa 108 miliardi nel 2020 e dovranno essere costanti e sostenuti anche nel prossimo anno. Risorse spese a sostegno di filiere di impresa, reddito delle famiglie e consumi. Comprese le imprese che fanno del gioco regolare il loro business».

FT/Agipro

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