Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 05/12/2025 alle ore 17:00

Attualità e Politica

19/11/2025 | 13:47

Bingo, oggi al Tar Lazio nuova udienza sulla proroga tecnica delle concessioni

facebook twitter pinterest
Bingo oggi al Tar Lazio nuova udienza sulla proroga tecnica delle concessioni

ROMA – Si è svolta oggi presso il Tar Lazio una nuova udienza pubblica – in continuità con le cause discusse lo scorso 5 novembre – nell’ambito dei ricorsi presentati da diversi operatori contro la proroga tecnica disposta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) per le concessioni del gioco del Bingo e contro il canone richiesto ai concessionari per proseguire l’attività durante la fase transitoria.
Il contenzioso riguarda, in particolare, la legittimità della proroga prevista dalla Legge di Bilancio 2025 – pari a 9mila euro mensili – e la compatibilità del relativo canone con i principi del diritto nazionale ed europeo.

La norma stabilisce infatti che le concessioni per la raccolta del Bingo restano valide fino al 31 dicembre 2026, o fino all’aggiudicazione delle nuove concessioni se precedente. In tale periodo, i concessionari sono tenuti a corrispondere un canone di proroga tecnica definito annualmente da Adm e approvato con decreto ministeriale.
Secondo numerosi operatori, l’importo richiesto risulta eccessivo e non proporzionato ai ricavi, soprattutto per le sale con attività limitata. Le società ricorrenti sostengono inoltre che una proroga tecnica non può assumere carattere permanente, poiché ciò contrasterebbe con la natura temporanea delle concessioni pubbliche. L’imposizione di un ulteriore corrispettivo economico sarebbe inoltre in violazione dei principi di proporzionalità e dell’equilibrio economico sanciti dal diritto dell’Unione.

La vicenda si colloca in un contesto già segnato da una precedente decisione del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso dell’Associazione Nazionale Italiana Bingo (Anib) e di Play Game, dichiarando incompatibile con il diritto UE l’aumento del canone mensile da 2.800 a 7.500 euro introdotto dalla Legge di Bilancio 2018. I giudici hanno rilevato che la proroga tecnica senza gara modifica in modo sostanziale i contratti in essere e viola la direttiva 2014/23/UE.
A conferma di questa impostazione, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza del 20 marzo 2025, ha stabilito che il regime italiano delle proroghe tecniche modifica le condizioni economiche e limita la concorrenza, risultando pertanto incompatibile con il diritto comunitario. Come hanno anticipato i legali di Play Game, la Corte UE è chiamata anche a pronunciarsi sulla possibile violazione delle norme europee in materia di concorrenza, l'udienza è infatti attesa nei prossimi mesi. Intanto, si attende nelle prossime settimane la decisione del Tar Lazio.

FRP/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password