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Ultimo aggiornamento il 23/09/2025 alle ore 13:50

Attualità e Politica

23/09/2025 | 11:37

Cassazione respinge ricorso di Adm: niente PREU nei giorni di chiusura delle sale giochi

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Cassazione respinge ricorso di Adm: niente PREU nei giorni di chiusura delle sale giochi

ROMA - La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm), confermando che il Prelievo erariale unico (PREU) non può essere applicato nei giorni in cui le sale giochi risultano chiuse.

La vicenda nasce in Puglia, dove l’Amministrazione aveva contestato ad un esercente - titolare di una sala giochi - il pagamento del PREU, calcolato in modo forfettario anche nei periodi di chiusura dell’attività. Dopo che la Commissione Tributaria Provinciale di Bari aveva accolto parzialmente il ricorso del contribuente, la decisione era stata confermata dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Puglia.

Adm ha, dunque, proposto ricorso in Cassazione, richiamando la norma (art. 39 quarter del decreto legge n. 269 del 2023) che consente di determinare induttivamente l’imposta applicando un importo giornaliero fisso. Tale norma estende “Il PREU anche agli apparecchi e congegni privi di nulla osta. In particolare, per la determinazione della base imponibile del PREU, in assenza di memorizzazione dei dati relativi alle somme giocate, il dovuto (quantum debeatur) è determinato applicando il metodo induttivo sulla base dell'importo forfettario giornaliero (560 euro per ciascuno apparecchio) definito con decreti del Ministero dell'economia e delle finanze – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”. 

La Suprema Corte ha però chiarito che il metodo induttivo non introduce una "presunzione assoluta", ma solo uno strumento di “semplificazione” per l’Amministrazione, di conseguenza il contribuente ha pieno diritto di dimostrare il contrario. “Il ricorso al metodo induttivo - scrive la Cassazione - non impedisce al contribuente l’esercizio del diritto di difesa in ordine all’imposta accertata in via induttiva, fornendo la prova contraria, come avvenuto nel caso di specie, dove, a fronte dell’applicazione della somma forfettizzata in via giornaliera, è stata riscontrata la necessità di escludere dal computo i giorni di chiusura dell’attività”. Per questo motivo, il ricorso di Adm è ritenuto infondato e quindi rigettato.

FRP/Agipro

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