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Ultimo aggiornamento il 17/07/2025 alle ore 19:00

Attualità e Politica

17/07/2025 | 13:08

Conferenza As.Tro, Lollobrigida (Dir. Giochi Adm): “Nel 2025 incassi apparecchi -5%, in calo entrate erariali dalle slot. Consulta, nessun via libera a gioco online”

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Conferenza As.Tro Lollobrigida (Dir. Giochi Adm): “Nel 2025 incassi apparecchi in calo entrate erariali dalle slot. Consulta nessun via libera a gioco online”

ROMA – “Il 2025 sta confermando il calo della raccolta da apparecchi da gioco, slot e videolotteries: -5% fino a maggio, con una perdita del 6% delle entrate per l'Erario. Continua invece la crescita del settore online, già oltre il 10% nei primi cinque mesi dell'anno”. Lo ha dichiarato Mario Lollobrigida, direttore Giochi dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm), nel corso della conferenza “Il futuro dell'intrattenimento: mercato regole e innovazione”, organizzata a Roma da As.Tro, dove sono stati presentati i dati dell'ultima ricerca del Cgia di Mestre sul settore degli apparecchi. 

“La recente sentenza della Corte Costituzionale sul Decreto Balduzzi – ha continuato Lollobrigida – ci ha un po' messo in allarme e l'Agenzia pubblicherà una circolare apposita. Non va interpretata come un libera tutti per il gioco online, che rischia di favorire il mercato illegale, fenomeno purtroppo in crescita anche grazie all'online. Penso a realtà come i cripto-casinò, contro cui ancora non riusciamo ad agire con efficacia, anche per difficoltà tecniche nell'arrivare a bloccare i pagamenti. Stiamo continuando a cercare una strategia comune di contrasto con Banca d'Italia e Guardia di Finanza. Ma la crescita del gioco online è un dato incontrovertibile, che coinvolge soprattutto i nuovi giocatori e le nuove generazioni”. 

Parlando del riordino del gioco fisico, Lollobrigida ha sottolineato come non sia stato rallentato per colpa di Adm che “ha consegnato da tempo il suo lavoro tecnico, che riteniamo buono e che va incontro alle esigenze degli operatori e dei giocatori”. “Purtroppo – ha aggiunto – credo si sia fermato per un problema finanziario, dovuto alla richiesta delle Regioni di compartecipazione al gettito, scoglio più grande da superare per Parlamento e Governo. Per questo si è arrivati al prolungamento della delega fiscale ad agosto 2026. Noi, come Adm, abbiamo evidenziato che questa iniziativa blocca la riforma del settore, che invece è necessaria immediatamente. Il settore che soffre di più è quello degli apparecchi e succede per due motivi: primo per l'incertezza sul territorio della possibilità di offerta, in assenza di un riordino del gioco fisico che dia regole uniformi su tutto il territorio nazionale; secondo perchè esponenti politici e associazioni attaccano il lavoro di Adm con numeri sbagliati, confondendo spesa e raccolta. Così si crea disinformazione nel Paese, spingendo anche Regioni e Comuni a intervenire con regole sbagliate. Il settore apparecchi è quello che ha più bisogno del riordino del gioco fisico. Speriamo che tutte queste nostre proposte trovino attuazione il prima possibile, magari già nella prossima Legge di Bilancio e per avere il decreto sul riordino a inizio 2026”.

DVA/Agipro

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